Alcuni più attenti avranno notato che la tastiera di Cicciodaprato si è fermata col commentone alla sconfitta casalinga con l’Ascoli Piceno; dirò ai 12,5 miei lettori (a me bastano la metà di Manzoni, che ne aveva venticinque e sono quasi due secoli che ci passeggia sui testicoli coi tacchi a spillo…..) che trattasi di una forma tutta mia personale di contestazione.
Non basta la vittoria sfumata a Livorno e la quaterna rifilata alla Triestina e lo stitico punticino rimediato contro la Fuorentina ieri sera a farmi cambiare idea: va cambiato qualcosa e non potendo far svanire con un colpo di bacchetta magica le intere proprietà e dirigenza, essendo illogico ed antieconomico demolire un’intera rosa di giocatori (in cui qualcuno da salvare ci deve pure essere, e forse più di qualcuno e forse più che solo da salvare), bisogna cambiare l’allenatore o che l’allenatore cambi mentalità . Un esempio: da queste parti non è che stiano tirando un sospiro di sollievo per averla scampata bella al San Nicola, bensì recriminano per non aver saputo cogliere una possibile vittoria in trasferta.
Ma scherziamo? In passato, sia in A che in B che nell’unico campionato di C1 che ho avuto la sventura di seguire, gli avversari –tutti!- venivano a Bari consapevoli di trovare comunque pane per i loro denti; ora non c’è più squadra, non più società , non più allenatore, non più pubblico….. è morta la passione, l’ho già detto, e Marco Tardelli, in questi dieci mesi non si è dimostrato personaggio capace di rinfocolarla.
D’altro canto circolano voci di gravi difficoltà finanziarie; a parte la possibilità di un rifinanziamento da parte dei Soci (che tanto morti di fame non è che siano, nonostante le sventure di Punta Perotti), sarebbe bastato accontentarsi di quel poco che offriva Sky(fo) o eventualmente cedere i diritti a Giococalcio: pochi, maledetti e subito! Non per la continuità del contratto tra Tele+ e la nuova piattaforma di Murdoch sarebbe stato opportuno adire i Tribunali, bensì per tutelarsi a fronte dell’inesigibilità di certi crediti, o al rinvio sine die dell’onorare le scadenze dei debitori: sennò, signor Matarrese, è solo demagogia utilizzare certi argomenti per riportare la gente allo stadio.
In tutto questo , devo togliermi un ultimo sassolino: anche noi tifosi qualcosa lo abbiamo sbagliato e qualcosa continuiamo a sbagliarlo. Leggo molti topic il cui succo è “viva la curva Nord, abbasso il popolo delle brasciole”: è un atteggiamento manicheo e narcisistico, la Nord deve tornare ad essere il cuore pulsante di tutta la tifoseria e smetterla di guardarsi solo allo specchio; bisogna essere traino per far tornare la gente allo stadio, al contrario di quando si è invitato la gente a disertare: guardate come la gente lo ha preso alla lettera, l’invito alla diserzione! Bella vittoria di Pirro!
Condivido invece una civile contestazione, e in quest’ottica sospendo i commentoni (sospensione peraltro già iniziata, questa è solo la notifica al pubblico): la passione però resta e, a dimostrazione di questo, mi sto organizzando per unirmi al Cl@n nella trasferta di Venezia. I commentoni, se vorrete, torneranno col tornare dell’entusiasmo biancorosso; ma occorre una svolta –ribadisco- tecnica, societaria o comunque di mentalità del tecnico e/o della dirigenza.
