Tutti bravi dopo...chissà voi in quel momento (non oggi) cosa avreste scelto...
Che garanzie avreste chiesto, ecc...
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Oudeis ha scritto:Auz ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli
Se nella cordata (che a furia di tirarla si spezza) c'erano personaggi come Canonico era persino peggio di finire sotto i Matarrentis...
Canonico non faceva parte della cordata dei baresi. I componenti erano: Sebastiano Ladisa (FINLAD S.r.l.) - quello delle mense, Angelo Disabato (ARIETE Soc. Coop.), Francesco Rossiello (ASSITRADE S.r.l.), Eugenio Bernard (F.lli Bernard S.r.l.), Giuseppe Volpe (La Lucente S.p.A.), Raffaele Catalano (ASSIDEA S.r.l.), Domenico Di Paola (Merula S.r.l.), Antonio Maria Vasile (poi deceduto). Sinceramente non mi pare che alcuno di questo sia fallito. Bernard è un’azienda attiva dagli anni Venti del secolo scorso, La Lucente vince appalti in tutta Italia, Vasile (ripeto, poi deceduto) era un tifoso accanito. La società sarebbe stata gestita da Danisi e Giannelli (i due curatori fallimentari dell’AS Bari) e dall’Avv. Di Cagno. Tutti imprenditori, professionisti e persone serie. E soprattutto baresi. Probabilmente vanno da un altro dentista.
biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli. A Lecce non sono fessi e ingaggiando un dirigente top come Corvino con pochi soldi i risultati arrivano, con l'improvvisazione non si va da nessuna parte
La cordata locale a Palermo? Ma che film hai visto? Proprietario del Palermo è il City Football Group
Intendevo che si partiva con quei soggetti ma successivamente si doveva passare la mano ad un gruppo più potente o far entrare in società soggetti più facoltosi economicamente, questo è il succo del pensiero, ci sei arrivato adesso??
pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli. A Lecce non sono fessi e ingaggiando un dirigente top come Corvino con pochi soldi i risultati arrivano, con l'improvvisazione non si va da nessuna parte
La cordata locale a Palermo? Ma che film hai visto? Proprietario del Palermo è il City Football Group
Intendevo che si partiva con quei soggetti ma successivamente si doveva passare la mano ad un gruppo più potente o far entrare in società soggetti più facoltosi economicamente, questo è il succo del pensiero, ci sei arrivato adesso??
Dai per scontato troppe cose:
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la D
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la C
-l'eventuale interesse del City Group o di qualsiasi altro gruppo facoltoso verso il Bari
domod86 ha scritto:Tutti bravi dopo...chissà voi in quel momento (non oggi) cosa avreste scelto...
Che garanzie avreste chiesto, ecc...
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biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli. A Lecce non sono fessi e ingaggiando un dirigente top come Corvino con pochi soldi i risultati arrivano, con l'improvvisazione non si va da nessuna parte
La cordata locale a Palermo? Ma che film hai visto? Proprietario del Palermo è il City Football Group
Intendevo che si partiva con quei soggetti ma successivamente si doveva passare la mano ad un gruppo più potente o far entrare in società soggetti più facoltosi economicamente, questo è il succo del pensiero, ci sei arrivato adesso??
Dai per scontato troppe cose:
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la D
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la C
-l'eventuale interesse del City Group o di qualsiasi altro gruppo facoltoso verso il Bari
Ok certezze non ce n'erano però cosa ci abbiamo guadagnato a finire nelle mani di questi squali cinematografici da 4 lire bucate? A Lecce e Palermo hanno tentato questo progetto e sicuramente ad oggi hanno fatto bene rispetto a noi finiti a diventare schiavi di una multiproprietà che non ti dà futuro
pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli. A Lecce non sono fessi e ingaggiando un dirigente top come Corvino con pochi soldi i risultati arrivano, con l'improvvisazione non si va da nessuna parte
La cordata locale a Palermo? Ma che film hai visto? Proprietario del Palermo è il City Football Group
Intendevo che si partiva con quei soggetti ma successivamente si doveva passare la mano ad un gruppo più potente o far entrare in società soggetti più facoltosi economicamente, questo è il succo del pensiero, ci sei arrivato adesso??
Dai per scontato troppe cose:
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la D
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la C
-l'eventuale interesse del City Group o di qualsiasi altro gruppo facoltoso verso il Bari
Ok certezze non ce n'erano però cosa ci abbiamo guadagnato a finire nelle mani di questi squali cinematografici da 4 lire bucate? A Lecce e Palermo hanno tentato questo progetto e sicuramente ad oggi hanno fatto bene rispetto a noi finiti a diventare schiavi di una multiproprietà che non ti dà futuro
Il Lecce è un discorso diverso non avendo fallimenti societari alle spalle.
Il Palermo è stato fortunato a trovare gli arabi ( e se proprio vogliamo dirla tutta, ad oggi, hanno fatto meno del Bari).
Il Bari ha guadagnato il massimo ottenibile dalla gestione DeLaurentiis cioè la Serie B partendo dai dilettanti (obiettivo che con la cordata e Canonico molto probabilmente non avremmo raggiunto). Ora tocca alla proprietà decidere il futuro sperando cedano la società al più presto.
pastepsidd ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli. A Lecce non sono fessi e ingaggiando un dirigente top come Corvino con pochi soldi i risultati arrivano, con l'improvvisazione non si va da nessuna parte
La cordata locale a Palermo? Ma che film hai visto? Proprietario del Palermo è il City Football Group
Intendevo che si partiva con quei soggetti ma successivamente si doveva passare la mano ad un gruppo più potente o far entrare in società soggetti più facoltosi economicamente, questo è il succo del pensiero, ci sei arrivato adesso??
Dai per scontato troppe cose:
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la D
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la C
-l'eventuale interesse del City Group o di qualsiasi altro gruppo facoltoso verso il Bari
Ok certezze non ce n'erano però cosa ci abbiamo guadagnato a finire nelle mani di questi squali cinematografici da 4 lire bucate? A Lecce e Palermo hanno tentato questo progetto e sicuramente ad oggi hanno fatto bene rispetto a noi finiti a diventare schiavi di una multiproprietà che non ti dà futuro
Il Lecce è un discorso diverso non avendo fallimenti societari alle spalle.
Il Palermo è stato fortunato a trovare gli arabi ( e se proprio vogliamo dirla tutta, ad oggi, hanno fatto meno del Bari).
Il Bari ha guadagnato il massimo ottenibile dalla gestione DeLaurentiis cioè la Serie B partendo dai dilettanti (obiettivo che con la cordata e Canonico molto probabilmente non avremmo raggiunto). Ora tocca alla proprietà decidere il futuro sperando cedano la società al più presto.
Ma molto probabilmente de che? Ricordiamoci che negli ultimi mercati ci hanno pisciato in testa anche Cosenza e Catanzaro!!!!!
Nestorgabriel ha scritto:Quali sarebbero gli investitori nel Lecce? Domanda seria, eh, da ignorante completo.
fastrider ha scritto:fabinf ha scritto:Ubares92 ha scritto:Beh a Lecce hanno la fortuna di avere trinchera e corvino...se il Lecce si avvia alla terza A di fila è soprattutto merito di loro due. La proprietà è la più povera della A e campa dalle plusvalenze di corvino
infatti, non è una questione di soldi, di società e di attirare interessi ma di essere scafati nel calcio. Il Lecce con il budget che ha sta facendo miracoli grazie a Corvino che, contriaramente al nostro ciruzzo il napoletano, tira fuori OGNI ANNO, perfetti sconosciuti che sono dei portenti.
Non esageriamo.
Il Lecce quando è salito in A l'ultima volta ha preso Coda, che non so ora, ma all'epoca era il miglior attaccante della categoria.
Quindi hanno investito per salire e sono saliti.
Piccola annotazione di colore.Oudeis ha scritto:Auz ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli
Se nella cordata (che a furia di tirarla si spezza) c'erano personaggi come Canonico era persino peggio di finire sotto i Matarrentis...
Canonico non faceva parte della cordata dei baresi. I componenti erano: Sebastiano Ladisa (FINLAD S.r.l.) - quello delle mense, Angelo Disabato (ARIETE Soc. Coop.), Francesco Rossiello (ASSITRADE S.r.l.), Eugenio Bernard (F.lli Bernard S.r.l.), Giuseppe Volpe (La Lucente S.p.A.), Raffaele Catalano (ASSIDEA S.r.l.), Domenico Di Paola (Merula S.r.l.), Antonio Maria Vasile (poi deceduto). Sinceramente non mi pare che alcuno di questo sia fallito. Bernard è un’azienda attiva dagli anni Venti del secolo scorso, La Lucente vince appalti in tutta Italia, Vasile (ripeto, poi deceduto) era un tifoso accanito. La società sarebbe stata gestita da Danisi e Giannelli (i due curatori fallimentari dell’AS Bari) e dall’Avv. Di Cagno. Tutti imprenditori, professionisti e persone serie. E soprattutto baresi. Probabilmente vanno da un altro dentista.
pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli. A Lecce non sono fessi e ingaggiando un dirigente top come Corvino con pochi soldi i risultati arrivano, con l'improvvisazione non si va da nessuna parte
La cordata locale a Palermo? Ma che film hai visto? Proprietario del Palermo è il City Football Group
Intendevo che si partiva con quei soggetti ma successivamente si doveva passare la mano ad un gruppo più potente o far entrare in società soggetti più facoltosi economicamente, questo è il succo del pensiero, ci sei arrivato adesso??
Dai per scontato troppe cose:
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la D
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la C
-l'eventuale interesse del City Group o di qualsiasi altro gruppo facoltoso verso il Bari
Ok certezze non ce n'erano però cosa ci abbiamo guadagnato a finire nelle mani di questi squali cinematografici da 4 lire bucate? A Lecce e Palermo hanno tentato questo progetto e sicuramente ad oggi hanno fatto bene rispetto a noi finiti a diventare schiavi di una multiproprietà che non ti dà futuro
Il Lecce è un discorso diverso non avendo fallimenti societari alle spalle.
Il Palermo è stato fortunato a trovare gli arabi ( e se proprio vogliamo dirla tutta, ad oggi, hanno fatto meno del Bari).
Il Bari ha guadagnato il massimo ottenibile dalla gestione DeLaurentiis cioè la Serie B partendo dai dilettanti (obiettivo che con la cordata e Canonico molto probabilmente non avremmo raggiunto). Ora tocca alla proprietà decidere il futuro sperando cedano la società al più presto.
biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:pooglia ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli. A Lecce non sono fessi e ingaggiando un dirigente top come Corvino con pochi soldi i risultati arrivano, con l'improvvisazione non si va da nessuna parte
La cordata locale a Palermo? Ma che film hai visto? Proprietario del Palermo è il City Football Group
Intendevo che si partiva con quei soggetti ma successivamente si doveva passare la mano ad un gruppo più potente o far entrare in società soggetti più facoltosi economicamente, questo è il succo del pensiero, ci sei arrivato adesso??
Dai per scontato troppe cose:
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la D
-che la cordata avrebbe costruito una squadra capace di vincere la C
-l'eventuale interesse del City Group o di qualsiasi altro gruppo facoltoso verso il Bari
Ok certezze non ce n'erano però cosa ci abbiamo guadagnato a finire nelle mani di questi squali cinematografici da 4 lire bucate? A Lecce e Palermo hanno tentato questo progetto e sicuramente ad oggi hanno fatto bene rispetto a noi finiti a diventare schiavi di una multiproprietà che non ti dà futuro
Il Lecce è un discorso diverso non avendo fallimenti societari alle spalle.
Il Palermo è stato fortunato a trovare gli arabi ( e se proprio vogliamo dirla tutta, ad oggi, hanno fatto meno del Bari).
Il Bari ha guadagnato il massimo ottenibile dalla gestione DeLaurentiis cioè la Serie B partendo dai dilettanti (obiettivo che con la cordata e Canonico molto probabilmente non avremmo raggiunto). Ora tocca alla proprietà decidere il futuro sperando cedano la società al più presto.
Era risaputo che la cordata barese, NON CANONICO, sarebbe stata una scelta solo di partenza iniziale e man mano nel corso dei mesi si sarebbe cercato di trovare qualcuno che rilevasse il pacchetto societario, chissà Moratti o qualcun altro che aveva mostrato interesse, anche con l'aiuto delle amicizie degli stessi imprenditori ed istituzioni. Non era una scelta a lungo termine ma almeno non saremmo stati SCHIAVI DI UNA ORRIBILE MULTIPROPRIETÀ!LA LIBERTÀ NON HA PREZZO A TUTTI I LIVELLI E IN TUTTI I SETTORI!
saverio67 ha scritto:Piccola annotazione di colore.Oudeis ha scritto:Auz ha scritto:biancorossoeavast ha scritto:Poteva accadere questo se la squadra fosse stata consegnata alla cordata barese un pó come a Palermo con Mirri invece di diventare schiavi del Napoli
Se nella cordata (che a furia di tirarla si spezza) c'erano personaggi come Canonico era persino peggio di finire sotto i Matarrentis...
Canonico non faceva parte della cordata dei baresi. I componenti erano: Sebastiano Ladisa (FINLAD S.r.l.) - quello delle mense, Angelo Disabato (ARIETE Soc. Coop.), Francesco Rossiello (ASSITRADE S.r.l.), Eugenio Bernard (F.lli Bernard S.r.l.), Giuseppe Volpe (La Lucente S.p.A.), Raffaele Catalano (ASSIDEA S.r.l.), Domenico Di Paola (Merula S.r.l.), Antonio Maria Vasile (poi deceduto). Sinceramente non mi pare che alcuno di questo sia fallito. Bernard è un’azienda attiva dagli anni Venti del secolo scorso, La Lucente vince appalti in tutta Italia, Vasile (ripeto, poi deceduto) era un tifoso accanito. La società sarebbe stata gestita da Danisi e Giannelli (i due curatori fallimentari dell’AS Bari) e dall’Avv. Di Cagno. Tutti imprenditori, professionisti e persone serie. E soprattutto baresi. Probabilmente vanno da un altro dentista.
Chi è Domenico Di Paola?
Partiamo dal decesso di Di Palo. In quel momento le azioni della società , in gravissime difficoltà economiche, sono erano in mano alla vedova, che non aveva alcuna capacità gestionale. Cosicché si riuniscono alcuni notabili cittadini e si prendono l'incarico di gestire la società ed il passaggio societario. Il gruppo viene chiamato "comitato dei saggi".
Fra di essi vi era Aurelio Gironda, grande tifoso, ma soprattutto grandissimo avvocato (alla sua morte la camera ardente fu allestita nella Corte d'Appello), deputato, fondatore e presidente della Camera Penale, oltre che dell'Ordine. Per amore della professione rifiutò l'incarico al CSM. In aula i giudici non lo chiamavano "avvocato" ma "don Aurelio".
Ebbene fu Gironda che guidò il comitato (quella che oggi chiameremmo cordata) dei saggi e fece il giro di numerosi imprenditori fino a trovare i Matarrese e gestire il passaggio delle quote dalle mani della vedova Di Palo.
Domenica Di Paola è il genero di Gironda. Chissà se anche lui avrebbe assunto il ruolo guida di quel gruppo.
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