Bari-Napoli...un conflitto di interessi...

Si e no.
A mio parere vendere ora cheddira a 10 milioni (pur che rimanga qui a giugno) è il massimo valore che ci si possa aspettare da lui, difficilmente a giugno riusciremmo a richiedere questa valutazione che è sicuramente gonfiata dalla convocazione ai mondiali e farebbe il bene del bari a livello di bilancio.
Se invece si è certi, o per lo meno si pensa che sia più alta la possibilità di rivenderlo a più a giugno, allora per noi non andrebbe bene, ma con tutto il bene che voglio a cheddira se davvero sono quelle le cifre che ballano.. uagnù è un'occasione troppo ghiotta. 10 milioni per un attaccante in B si son visti solo per l'affare lapadula-milan, anche se dovesse continuare a segnare con regolarità, se dovessimo rimanere in B il prezzo sempre lì galleggerebbe (dato che vuoi una visione positiva).

Su Caprile invece siamo d'accordo, il ragazzo a mio parere può solo che migliorare, anche qui il rischio di una svalutazione c'è (come c'è per qualsiasi calciatore) ma il valore di Caprile penso sia indubbio quindi venderlo ora, anche se dovesse rimanere qui fino a fine stagione, sarebbe na mezza follia. Ma infatti le voci più insistenti sono su Cheddira.

Questo sempre dal punto di vista imprenditoriale, ci tengo a rimarcarlo.

Dunque tu saresti contento se il Bari cedesse il capocannoniere del campionato?

Par a vdè che il Bari è diventato un fondo d'investimento.

Arret, sto facendo un discorso dal punto di vista imprenditoriale.
Da tifoso se me lo tolgono a gennaio mi incazzo brutto.

Il problema è che il calcio ormai, prima di essere uno sport è un business, quindi tutto mi fa pensare che andrà così

Scusa Paolo e perché dici che è una occasione troppo ghiotta "uagnu".

Allora giustifichiamo anche il fallimento della AS Bari a sto punto. Era una operazione imprenditoriale.

Il problema è che il calcio ormai, prima di essere uno sport è un business, quindi tutto mi fa pensare che andrà così

Perdonami, caro Donda, ma sono davvero insopportabili queste lezioncine su come il calcio sia cambiato, che tu e Ubares92 continuate a impartire a chi ha idee radicalmente diverse dal "punto di vista imprenditoriale".
Ma voi giovani davvero potete credere che il business applicato al calcio sia una trovata recente?
Quella che si definiva rikotta ai tempi di altre proprietà, secondo voi cos'era? Il prodotto del punto di vista imprenditoriale applicato al Bari, che ne ha sempre impedito la crescita sportiva.
Cioè, per oltre 30 anni si è contestato il punto di vista imprenditoriale dei fratelli andriesi e oggi dovremmo comprendere il punto di vista imprenditoriale della multiproprietà?
Ma davvero dite?

Ovvio che sia sempre stato così, ma in questi stessi 30 anni è cambiato ancor di più, così come cambierà nei prossimi e così andare.
Nei giorni scorsi si parlava dei "presidenti tifosi che mancano", quei presidenti che si ingrossavano il fegato (alcuni si indebitavano per generazioni) per far grande la propria squadra: quei presidenti ormai non ci sono più, ed è stato il primo cambiamento storico degli ultimi anni;
Sono cambiate le logiche, ed in Italia i primi a creare questi problemi sono stati proprio i DeLa: oltre alle prestazioni sportive sono entrate in ballo anche le prestazioni mediatiche, o i famosi, proprio come li chiama ADL, diritti di immagine, sono ormai 15 anni che il calciatore oltre ad essere un calciatore è anche un influencer e nel prezzo queste cose contano, e anche tanto. Non voglio fare esempi, ma se prima queste cose contavano solo per i vari Beckam, Ronaldo, Zidane e compagnia cantante, adesso questo vale per almeno il 50% dei calciatori attuali;
Sono cambiate le logiche di mercato e di bilancio, e non penso stia a me raccontare cosa sta succedendo negli ultimi anni e come alcune parti dei bilanci abbiano stravolto il mondo economico del calcio.
Anche solo la multiproprietà è (stato, fortunatamente) un cambiamento epocale che ha cambiato alcune logiche del mercato.

La ricotta è sempre esistita, questo è indubbio, ma è anche indubbio che il tutto si è evoluto: non stiamo più parlando di operazioni alla Platt o alla Bonucci, purtroppo c'è molta altra m****, più infima e puzzolente, che sta rischiando di danneggiare e distruggere il calcio che conosciamo oggi e che noi manco conosciamo. Il caso plusvalenze è solo una piccola parte di sto mondo marcio.
Fosse la ricotta il problema, staremmo molto più tranquilli..

Ultima modifica di Donda.22 il lun gen 09, 2023 20:47, modificato 1 volta in totale.

Si e no.
A mio parere vendere ora cheddira a 10 milioni (pur che rimanga qui a giugno) è il massimo valore che ci si possa aspettare da lui, difficilmente a giugno riusciremmo a richiedere questa valutazione che è sicuramente gonfiata dalla convocazione ai mondiali e farebbe il bene del bari a livello di bilancio.
Se invece si è certi, o per lo meno si pensa che sia più alta la possibilità di rivenderlo a più a giugno, allora per noi non andrebbe bene, ma con tutto il bene che voglio a cheddira se davvero sono quelle le cifre che ballano.. uagnù è un'occasione troppo ghiotta. 10 milioni per un attaccante in B si son visti solo per l'affare lapadula-milan, anche se dovesse continuare a segnare con regolarità, se dovessimo rimanere in B il prezzo sempre lì galleggerebbe (dato che vuoi una visione positiva).

Su Caprile invece siamo d'accordo, il ragazzo a mio parere può solo che migliorare, anche qui il rischio di una svalutazione c'è (come c'è per qualsiasi calciatore) ma il valore di Caprile penso sia indubbio quindi venderlo ora, anche se dovesse rimanere qui fino a fine stagione, sarebbe na mezza follia. Ma infatti le voci più insistenti sono su Cheddira.

Questo sempre dal punto di vista imprenditoriale, ci tengo a rimarcarlo.

Dunque tu saresti contento se il Bari cedesse il capocannoniere del campionato?

Par a vdè che il Bari è diventato un fondo d'investimento.

Arret, sto facendo un discorso dal punto di vista imprenditoriale.
Da tifoso se me lo tolgono a gennaio mi incazzo brutto.

Il problema è che il calcio ormai, prima di essere uno sport è un business, quindi tutto mi fa pensare che andrà così

Scusa Paolo e perché dici che è una occasione troppo ghiotta "uagnu".

Allora giustifichiamo anche il fallimento della AS Bari a sto punto. Era una operazione imprenditoriale.

Perché, cinicamente, 10 milioni sono regalati dal cielo in questo mercato pazzo che è quello degli ultimi 3 anni.
10 milioni per un attaccante di B, forte quanto volete, son tantissimi e tecnicamente, se la società volesse, potrebbero risolvere taaanti problemi di rosa che tutti conosciamo. Tecnicamente. E qui entra la parte (stupida) sognatrice, che però fa a cazzotti con la realtà che conosciamo.
Infatti da tifoso giustificherei una partenza del genere solo se possa permettere alla squadra di crescere in ogni reparto, cosa che una società ed un direttore serio farebbero. In cuor mio lo spero, ma la risposta già la conosco.

Ok, il calcio moderno, ricotta a parte, è molto diverso rispetto quello di una volta... Ma vi rendete conto che tutti questi bei discorsi (ossia brutti discorsi) non possono essere applicati alla nostra Società per effetto dei vincoli della multiproprietà? Noi siamo un caso a parte, un caso unico, una distorsione di un sistema distorto, siamo una anomalia. Nel nostro caso, tutte le strategie del calcio moderno, del business, della ricotta, ecc. hanno delle limitazioni che inquinano qualsiasi logica di mercato e qualsiasi logica sportiva.
La nostra situazione, in parole semplici, è una mer.da dalle dimensioni stratosferiche.

Ok, il calcio moderno, ricotta a parte, è molto diverso rispetto quello di una volta... Ma vi rendete conto che tutti questi bei discorsi (ossia brutti discorsi) non possono essere applicati alla nostra Società per effetto dei vincoli della multiproprietà? Noi siamo un caso a parte, un caso unico, una distorsione di un sistema distorto, siamo una anomalia. Nel nostro caso, tutte le strategie del calcio moderno, del business, della ricotta, ecc. hanno delle limitazioni che inquinano qualsiasi logica di mercato e qualsiasi logica sportiva.
La nostra situazione, in parole semplici, è una mer.da dalle dimensioni stratosferiche.

Certo. Chi più, chi meno ne siamo consapevoli. D'altronde è una informazione che ci accompagna dall'estate 2018.

Propongo il quinto pallone per l'utente nik.

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Che possibile glielo devono dare

Ok, il calcio moderno, ricotta a parte, è molto diverso rispetto quello di una volta... Ma vi rendete conto che tutti questi bei discorsi (ossia brutti discorsi) non possono essere applicati alla nostra Società per effetto dei vincoli della multiproprietà? Noi siamo un caso a parte, un caso unico, una distorsione di un sistema distorto, siamo una anomalia. Nel nostro caso, tutte le strategie del calcio moderno, del business, della ricotta, ecc. hanno delle limitazioni che inquinano qualsiasi logica di mercato e qualsiasi logica sportiva.
La nostra situazione, in parole semplici, è una mer.da dalle dimensioni stratosferiche.

ma infatti è ciò che dico, e la multiproprietà è frutto proprio di questo cambiamento che il calcio moderno ha subito.
qui non parliamo di ricotta, parliamo di m**** fumante

Il Bari che vende un giocatore al Napoli:

Comunque, uagnun, meno male che non siamo finiti nelle mani di quei 4 pidocchiosi di pseudoimprenditori falliti baresi eh

Comunque, uagnun, meno male che non siamo finiti nelle mani di quei 4 pidocchiosi di pseudoimprenditori falliti baresi eh

Considerando che uno era canonico...a quest'ora staremmo con canonico indagato e che sta facendo danni a foggia...immaginiamo per un attimo essere nelle sue mani...i brividi

Comunque, uagnun, meno male che non siamo finiti nelle mani di quei 4 pidocchiosi di pseudoimprenditori falliti baresi eh

Considerando che uno era canonico...a quest'ora staremmo con canonico indagato e che sta facendo danni a foggia...immaginiamo per un attimo essere nelle sue mani...i brividi

In realtà, gli imprenditori che si trovarono dal Notaio Dalesio erano questi: Sebastiano Ladisa (FINLAD S.r.l.), Angelo Disabato (ARIETE Soc. Coop.), Francesco Rossiello (ASSITRADE S.r.l.), Eugenio Bernard (F.lli Bernard S.r.l.), Giuseppe Volpe (La Lucente S.p.A.), Raffaele Catalano (ASSIDEA S.r.l.), Domenico Di Paola (Merula S.r.l.), Antonio Maria Vasile.

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it ... trare.html

PS: prima di parlare informatevi

Comunque, uagnun, meno male che non siamo finiti nelle mani di quei 4 pidocchiosi di pseudoimprenditori falliti baresi eh

Considerando che uno era canonico...a quest'ora staremmo con canonico indagato e che sta facendo danni a foggia...immaginiamo per un attimo essere nelle sue mani...i brividi

In realtà, gli imprenditori che si trovarono dal Notaio Dalesio erano questi: Sebastiano Ladisa (FINLAD S.r.l.), Angelo Disabato (ARIETE Soc. Coop.), Francesco Rossiello (ASSITRADE S.r.l.), Eugenio Bernard (F.lli Bernard S.r.l.), Giuseppe Volpe (La Lucente S.p.A.), Raffaele Catalano (ASSIDEA S.r.l.), Domenico Di Paola (Merula S.r.l.), Antonio Maria Vasile.

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it ... trare.html

non avevano i soldi manco per la D, fu messa in piedi all'inizio per evitare il rischio di bando andato desertoe persero i pezzi strada facendo.
ma poszibile che bisogna dire sempre le stesse cose?

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Comunque, uagnun, meno male che non siamo finiti nelle mani di quei 4 pidocchiosi di pseudoimprenditori falliti baresi eh

Considerando che uno era canonico...a quest'ora staremmo con canonico indagato e che sta facendo danni a foggia...immaginiamo per un attimo essere nelle sue mani...i brividi

Si pensa sempre al peggio per giustificare lo schifo di multiproprietà in cui siamo finiti.
Però non si pensa che ci sarebbe potuto andare meglio, finendo nelle mani dei fratelli miliardari Robert e Michael Hartono che ora detengono il Como Calcio...

L'alternativa a Canonico si chiamava Luigi Blasi ovvero Canonico nato a Taranto.