mivienedavomitare ha scritto:Non credo sia un problema di personalità o determinazione, piuttosto una caratteristica dovuta alla tipologia dei giocatori che compongono l'intera rosa. Difensori lenti, centrocampisti passisti, attaccanti non compatibili.
Per tali caratteristiche giochiamo solo palla sui piedi e chiaramente se ti ringhiano addosso vai in grande difficoltà .
Purtroppo a Monopoli ci è mancato il solo giocatore capace di cambiare passo e di creare quella superiorità numerica che consentirebbe a Laribi di mostrare la sua tecnica superiore. Non dimentichiamo che non abbiamo un centravanti capace di tenere palla e di far salire la squadra.
Lavorando in ottica playoff mi attendo però quel piccolo passo in avanti che ci potrebbe far diventare più squadra.
Vivarini però Folorunsho non puoi metterlo a fare il muro a sinistra !
Anche io non credo che sia una questione di personalità e non credo che i giocatori "con le palle" giochino tutti nelle altre squadre...
In aggiunta a quello che dici, mi sembra che ci sia anche qualche situazione da chiarire. Ho visto molti errori nel palleggio che ci sono costati anche due gol. In altre situazioni, sempre per lo stesso motivo, abbiamo rischiato di perdere palla con l'ultimo difensore.
Ora, non è che siccome siamo il Bari dobbiamo sempre giocare palla a terra e cercare di fare sempre bella figura. Non vorrei che ci sia una precisa indicazione di Vivarini nel giocare sempre la palla anche con i difensori. Essere i favoriti e i più forti, o presunti favoriti o più forti, non deve diventare un problema. La riprova sta nel fatto che, quando siamo rimasti in 10, abbiamo giocato da provinciali e non abbiamo più concesso nulla.
In certe situazioni, va bene il fallo a centrocampo per spezzare l'azione dell'avversario. Mi sembra che più di qualcuno abbia già evidenziato che questo fa la Reggina. Non è una questione di personalità ma di calarsi nella realtà della serie C.
"Il potere risiede dove gli uomini credono che il potere risieda. E' un trucco, un'ombra sul muro. E un uomo molto piccolo è in grado di proiettare un'ombra molto grande."