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"Per una cassetta d'arance"

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Donda.22

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"Per una cassetta d'arance"

Messaggioda Donda.22 » mer ago 21, 2019 11:06


In attesa del solito approfondimento pre match sull'avversaria del Bari, quest'anno mi concentrerò (dato che molte avversarie lo permettono) anche sulla storia e su aneddoti del passato riguardanti le stesse squadre avversarie, gli incontri precedenti o, come in questo caso, dei personaggi storici che hanno lasciato il segno.

Quest'oggi mi concentrerò su un "doppio ex" molto importante, che non ha lasciato particolari tracce né a Bari né a Lentini, ma sicuramente ha dato molto al calcio italiano, tutto grazie... ad un cesto di arance al mese.


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“Per una cassetta d’arance”

Capita che, nella vita, si debba accettare qualche compromesso per raggiungere un obbiettivo che si è prefissati. Basti pensare a Sergio Leone, produttore e regista del film ” Per un pugno di dollari ” che, dopo mesi e mesi di ricerche, decise di ingaggiare un Clint Eastwood alle primissime armi non tanto per le sue (ancora acerbe) capacità recitative, quanto per il compenso di “soli” 15.000 dollari che lo stesso attore decise di accettare.
Nonostante ciò possa sembrare inusuale, c’è chi ha addirittura accettato una “modica” cassetta d’arance al mese per cominciare a muovere i primi passi da allenatore, questa volta in Sicilia.

Nell’anno dell’uscita del film, era il 1964, una piccola squadra provinciale pugliese, il Foggia, si affacciava per la prima volta in Serie A e, nonostante la sua modesta rosa e lo strapotere delle squadre del Nord, riuscì a sorprendere tutti, battendo la “Grande Inter” di Herrera e Moratti e competere con le grandi squadre italiane, piazzandosi incredibilmente in nona posizione assieme alla ben più forte ed attrezzata Roma. Quel signore, soprannominato poi “Il Mago di Turi“, si chiamava Oronzo Pugliese e la sua persona, carismatica ed impulsiva, ispirerà un altro “storico” personaggio cinematografico, questa volta italiano: Oronzo Canà.

La vita di Oronzo Pugliese è divisa prevalentemente tra due regioni: la terra natia, la Puglia, dove tirò i primi calci ai palloni di cuoio, e la Sicilia, terra che lo formerà molto calcisticamente e, soprattutto, caratterialmente. C’è da dire che, come per ammissione del figlio Matteo, Oronzo soffrì la “brusca separazione dalla famiglia“, ma ci mise poco a trovare nell’isola il proprio habitat naturale che lo portò a diventare capitano della piccola, ma dispettosa, Siracusa.

Uno dei suoi più grandi sogni fu quello di poter entrare al Della Vittoria, non da spettatore ma da protagonista: ci provò da giovane calciatore, ma le sue modeste doti tecniche non gli consentirono di poter far parte della rosa dei galletti. Nonostante ciò, come le più belle favole per bambini insegnano, la sua perseveranza e le sue doti tecniche ebbero la meglio: proprio nel momento migliore della sua carriera di allenatore, dopo aver stupito a Foggia, a Roma e a Bologna, Angelo De Palo, non con pochi sforzi, riuscì a rendere quel sogno realtà.

Continua su http://paularis.altervista.org/per-una- ... a-darance/
Spero possiate capire questo "reindirizzamento" che permette una lettura piĂą agevole della storia, Dopo l'esperienza dello scorso anno sto cercando di crescere e di portare piĂą contenuti, spero possiate capire. Mi farebbe inoltre piacere, ovviamente se troviate leggibili e godibili i contenuti, se lasciaste un mi piace all'articolo e, magari, al Profilo IG presente sul sito, questo mi aiuterebbe molto e mi darebbe un ottimo riscontro. Critiche costruttive sono ben accette.

Spero che sia di vostro gradimento.
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Re: "Per una cassetta d'arance"

Messaggioda george » mer ago 21, 2019 12:04


Donda.22 ha scritto:In attesa del solito approfondimento pre match sull'avversaria del Bari, quest'anno mi concentrerò (dato che molte avversarie lo permettono) anche sulla storia e su aneddoti del passato riguardanti le stesse squadre avversarie, gli incontri precedenti o, come in questo caso, dei personaggi storici che hanno lasciato il segno.

Quest'oggi mi concentrerò su un "doppio ex" molto importante, che non ha lasciato particolari tracce né a Bari né a Lentini, ma sicuramente ha dato molto al calcio italiano, tutto grazie... ad un cesto di arance al mese.


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Capita che, nella vita, si debba accettare qualche compromesso per raggiungere un obbiettivo che si è prefissati. Basti pensare a Sergio Leone, produttore e regista del film ” Per un pugno di dollari ” che, dopo mesi e mesi di ricerche, decise di ingaggiare un Clint Eastwood alle primissime armi non tanto per le sue (ancora acerbe) capacità recitative, quanto per il compenso di “soli” 15.000 dollari che lo stesso attore decise di accettare.
Nonostante ciò possa sembrare inusuale, c’è chi ha addirittura accettato una “modica” cassetta d’arance al mese per cominciare a muovere i primi passi da allenatore, questa volta in Sicilia.

Nell’anno dell’uscita del film, era il 1964, una piccola squadra provinciale pugliese, il Foggia, si affacciava per la prima volta in Serie A e, nonostante la sua modesta rosa e lo strapotere delle squadre del Nord, riuscì a sorprendere tutti, battendo la “Grande Inter” di Herrera e Moratti e competere con le grandi squadre italiane, piazzandosi incredibilmente in nona posizione assieme alla ben più forte ed attrezzata Roma. Quel signore, soprannominato poi “Il Mago di Turi“, si chiamava Oronzo Pugliese e la sua persona, carismatica ed impulsiva, ispirerà un altro “storico” personaggio cinematografico, questa volta italiano: Oronzo Canà.

La vita di Oronzo Pugliese è divisa prevalentemente tra due regioni: la terra natia, la Puglia, dove tirò i primi calci ai palloni di cuoio, e la Sicilia, terra che lo formerà molto calcisticamente e, soprattutto, caratterialmente. C’è da dire che, come per ammissione del figlio Matteo, Oronzo soffrì la “brusca separazione dalla famiglia“, ma ci mise poco a trovare nell’isola il proprio habitat naturale che lo portò a diventare capitano della piccola, ma dispettosa, Siracusa.

Uno dei suoi più grandi sogni fu quello di poter entrare al Della Vittoria, non da spettatore ma da protagonista: ci provò da giovane calciatore, ma le sue modeste doti tecniche non gli consentirono di poter far parte della rosa dei galletti. Nonostante ciò, come le più belle favole per bambini insegnano, la sua perseveranza e le sue doti tecniche ebbero la meglio: proprio nel momento migliore della sua carriera di allenatore, dopo aver stupito a Foggia, a Roma e a Bologna, Angelo De Palo, non con pochi sforzi, riuscì a rendere quel sogno realtà.

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Ottimo lavoro,grazie.
Non ho facebook ma posso lasciarti un mi piace al profilo ig presente sul sito,appena scopro cos'è.

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Re: "Per una cassetta d'arance"

Messaggioda Alessio76 » mer ago 21, 2019 12:22


george ha scritto:
Donda.22 ha scritto:In attesa del solito approfondimento pre match sull'avversaria del Bari, quest'anno mi concentrerò (dato che molte avversarie lo permettono) anche sulla storia e su aneddoti del passato riguardanti le stesse squadre avversarie, gli incontri precedenti o, come in questo caso, dei personaggi storici che hanno lasciato il segno.

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Uno dei suoi più grandi sogni fu quello di poter entrare al Della Vittoria, non da spettatore ma da protagonista: ci provò da giovane calciatore, ma le sue modeste doti tecniche non gli consentirono di poter far parte della rosa dei galletti. Nonostante ciò, come le più belle favole per bambini insegnano, la sua perseveranza e le sue doti tecniche ebbero la meglio: proprio nel momento migliore della sua carriera di allenatore, dopo aver stupito a Foggia, a Roma e a Bologna, Angelo De Palo, non con pochi sforzi, riuscì a rendere quel sogno realtà.

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Ottimo lavoro,grazie.
ho facebook ma mi dà solo l opzione condividi,quale è la pagina in cui lasciare mi piace?

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Re: "Per una cassetta d'arance"

Messaggioda 2 mag 1982 - 32a giornata » mer ago 21, 2019 16:24


Mi piace lo scrivo qui.
Di piĂą non posso fare.
Mi spiace.

saverio67

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Re: "Per una cassetta d'arance"

Messaggioda saverio67 » mer ago 21, 2019 16:31


Ottimo, Paolo. Confermo il mio giudizio positivo su questo pezzo. Sai che non uso social, per cui non posso aggiungere nessun Like.

Inviato dal mio SM-A920F utilizzando Tapatalk
4/2/2015. Ciao Pierigno.


Questo è un blocco di testo che può essere aggiunto in fondo ai tuoi messaggi. Il limite caratteri è di 450.

c' caus

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Re: "Per una cassetta d'arance"

Messaggioda c' caus » mer ago 21, 2019 17:40


Anch'io non frequento social. I complimenti te li faccio qui anche per l'ottimo italiano scritto.

Nella foto riconosco il vecchio stadio Olimpico di Roma (tutto in travertino) poi demolito per Italia'90.
"Faccio una analisi a 300°: gli altri 60° li tengo per me" - Francesco Scoglio

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Re: "Per una cassetta d'arance"

Messaggioda Saboccio » mer ago 21, 2019 20:55


Bravo Donda22


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