Il Real Murcia, squadra in procinto di fallire, ha chiesto aiuto ai tifosi, tramite l'azionariato popolare, per risollevare le sorti del club. Quando se ne parlava a Bari, pareva utopia, in Spagna invece é ormai una realtà solidificata.
Riporto qui un articolo riguardo l'iniziativa:
In Spagna l’azionariato popolare per i Club di calcio non è certo una novità . Il Barcellona per esempio conta 170.000 soci, mentre dall’anno scorso le quote di maggioranza del Betis Siviglia appartengono ai suoi tifosi.
Quello che però sta accadendo con il Real Murcia è di fatto un inedito. Lo storico Club della settima città spagnola per popolazione (quasi mezzo milione di abitanti) è di fatto sul lastrico. Oggi milita in Segunda B, la terza categoria del calcio spagnolo, ma nella sua lunga esistenza (è stato fondato nel 1919) può vantare 18 partecipazioni alla Liga e una semifinale di Coppa del Re.
Inoltre il Real gioca le sue partite casalinghe al Nuevo Condomina, un bell’impianto da oltre 30.000 spettatori che ha ospitato anche diversi incontri della Nazionale, e gode di un grandissimo seguito. In questa stagione, nell’equivalente della Lega Pro italiana, ha sottoscritto quasi 11.000 abbonamenti.
La situazione debitoria è però appunto molto critica, e il consiglio d’amministrazione ha studiato una soluzione estrema per affrontare l’aumento di capitale necessario al pagamento degli stipendi arretrati di giocatori, staff, dipendenti del Club e debiti con lo Stato.
Invece di affidare a qualche istituto la ricerca di un investitore, o di una cordata pronta a intervenire, i vertici societari hanno aperto praticamente a tutti la possibilità di acquisire una quota. Il prezzo d’acquisto per un pacchetto di 10 azioni costa infatti appena 1,22 euro, praticamente come un caffè. E con 48,80 euro si possono comprare 400 azioni, quota minima per poter partecipare all’assemblea dei soci.
Il tempo stringe, e l’obiettivo del Club di raggiungere 18 milioni di euro è ancora abbastanza lontano. Per il momento gli introiti dell’operazioni si aggirano attorno ai 260.000 euro, per 2 milioni di azioni.