La storia del calcio è fatta di tanti club e di tante proprietà che si sono divise la gloria in diversi momenti. e sebbene alcune non abbiamo mai vinto nessun titolo, hanno comunque rappresentato validamente i colori della società e della tifoseria. Nel contesto calcistico italiano, alcune piazze del Sud sono sicuramente tra le più calde in assoluto, nonostante non spicchino per il loro palmarés, tra tutte è doveroso nominare quella del Bari. In possesso di uno degli stadi più nuovi dello Stivale, quel San Nicola fatto ad hoc per i mondiali di Italia '90, la società pugliese è stata per molto tempo in Serie A, fino ad iniziare un crollo verticale che, complice una serie di incongruenze economiche, l'ha visto sprofondare in Serie D, dove ripartirà con un nuovo titolo e una nuova proprietà . L'acquisto del club barese da parte di Aurelio De Laurentiis, già proprietario della SSC Napoli, è senza dubbio un punto di svolta importante nella storia della società , che dovrà ripartire dalla Serie D ma potrà contare sull'appoggio di un imprenditore che ha già fatto bene nel passato recente. La storia del Bari è piena di grandi calciatori e approfittiamo dunque di questa ripartenza per elencare i migliori.
Antonio Cassano, genio puro
Se pensiamo a Bari, inevitabilmente non possiamo distogliere la mente dal suo figliol prodigo principale: Antonio Cassano, capace di stupire tutti il giorno del suo esordio in Serie A con un goal strepitoso contro l'Inter, tra l'altro la sua squadra del cuore. Mai nessun altro calciatore nato a Bari, infatti, era entrato in maniera così prepotente nella storia della società , da sempre a cavallo tra la Serie A e la Serie B ma mai in possesso di un talento così cristallino cresciuto al suo interno. Cassano, che avrebbe poi militato in squadre come la Roma, il Real Madrid, la Sampdoria, il Milan e l'Inter, sarà per sempre il figlio di Bari Vecchia che tra un tunnel e un assist realizzò una scalata imponente dal calcio di strada a quello della Champions League, la competizione più prestigiosa per tutti i club del mondo. Protagonista di poche partite in Serie A con il Bari, dato l'interessamento repentino della Roma, Cassano resterà comunque sempre il fiore all'occhiello del settore giovanile della società del capoluogo pugliese. Genio puro e dal carattere irriverente, Fantantonio sarà per sempre unico nel ricordo dei tifosi dello stadio San Nicola.
Gianluca Zambrotta, sul tetto del mondo
Nato a Como, adottato da Bari. Gianluca Zambrotta è uno dei più forti calciatori che ha vestito la maglia dei Galletti. Dopo aver giocato come esterno offensivo con una serie di ottime prestazioni tra goal e assist agli ordini di Eugenio Fascetti, il comasco trovò poi la sua assoluta consacrazione nella Juventus di Marcello Lippi. Il tecnico di Viareggio sfruttò la sua grande corsa e la sua ottima disposizione tattica per sfruttarlo come terzino, impiegandolo sia a sinistra sia a destra. La sua carriera era esplosa al San Nicola, dove in 59 partite aveva messo a segno 6 reti e un notevole numero di assist, facendosi volere bene da tutto l'ambiente. Gran lavoratore e con una forte dedizione per il gioco di squadra, Zambrotta sarebbe stato poi uno dei pilastri non solo della Juventus, al 7 agosto assoluta favorita alla vittoria della Serie A secondo i bookmaker con una quota di 1,45, ma anche della nazionale italiana che si sarebbe coronata con il titolo di campione del mondo nel 2006. Memorabile, infatti, il suo gran goal nel quarto di finale contro l'Ucrania, quando fece anche un assist a Luca Toni. In seguito, Zambrotta avrebbe giocato anche col Barcellona e col Milan, due tra le più grandi squadre d'Europa.
Robert Jarni, corsa e grinta
Chi ha invece fatto parte della storia del Bari ma venendo già da una realtà importante è stato Robert Jarni. Il terzino sinistro croato, già uno dei membri principali dell'Hajduk Spalato, fu uno degli acquisti di una dirigenza ambiziosa presieduta da Antonio Matarrese, che insieme a lui portò in biancorosso David Platt e Zvonomir Boban. Veloce e tatticamente disciplinato come pochi, il croato faceva parte di una delle migliori generazioni di calciatori del suo paese ma non solo, dato che in tutta l'ex Jugoslavia veniva considerato come il miglior terzino sinistro. Le sue ottime prestazioni con il Bari attirarono l'attenzione del Torino, sebbene la fama Jarni la raggiunse in seguito con il Real Betis prima e il Real Madrid poi. Memorabile fu anche la sua esperienza al mondiale di Francia 1998 con la sua nazionale, quella Croazia che si classificò terza contro i favori di tutti i pronostici.
Zvonimir Boban, classe assoluta
Eroe della nazionale croata ma anche di un Bari mai visto prima fu Zvonimir Boban. Capitano della Croazia e della Dinamo Zagabria, il trequartista fu scovato dalla dirigenza Matarrese prima di fare il grande salto di qualità al Milan. Arrivato con Jarni nella stagione 1991-92, Boban cambiò la storia del Bari e, nonostante segnò pochi goal, fu uno dei protagonisti di quella stagione storica, dove non si andò oltre il quindicesimo posto ma il pubblico del San Nicola si divertì come in poche altre occasioni. Da quel momento in poi iniziò anche la parabola ascendente di Boban, che usò il Bari come trampolino per una carriera fantastica. Dalla classe assoluta e dall'acume tattico elevato, Zvone resterà per sempre nel cuore dei tifosi baresi.
Nonostante la strada dinnanzi al Bari sembri tutta in salita, i tifosi possono ancora guardare indietro al passato ed avere ricordi felici, nella speranza che ne arrivino altri molto presto.