Ripensando all'epoca post-fallimento. Si trepidava, non solo per la remuntada. C'era fermento ovunque, l'inizio di una muova era. F5 a manetta su Solobari il giorno dell'asta... e non solo. L'attesa dei nuovi allenatori, giocatori, ds, sponsor tecnici, magliette, gadget...
Sembrano passate ere geologiche dai quei tempi. Siamo, di nuovo e per la seconda volta al punto di fallire. Due presidenze dalla gestione opposta e ugualmente fallimentare. E nessuno, ripeto, nessunissimo interesse della medio-grande imprenditoria per puntare seppure un centesimo sulla "grande piazza" biancorossa.
Solo silenzio. Presidente in silenzio. Allentore in silenzio, che se ne va alla chetichella. Giocatori via in silenzio. E in tutto questo meriggiare pallido e assorto, anche noi tifosi ci stiamo assopendo. Guardando il nostro "muro d'orto", il rudere di uno stadio che dovrebbe essere la casa della nostra squadra ed invece è una zavorra pesante alla voce "asset" su cui nessuno vuole puntare.
Sinceramente mi sto arrendendo anch'io. Sto quasi per unirmi a chi pensa che forse un fallimento sia la soluzione migliore.
Con buona pace delle tendegnore che Non vedono l'ora di dire "ve lo avevo detto". Eccovi in pasto il fallimento. Fuori.
Con buona pace dei doppiofedisti che con il Bari hanno sempre sfogato il loro lato marcio. Eccovi in pasto il fallimento. Fuori anche voi.
Con buona pace di chi rimpiange i Matarrese: senza di loro il calcio a Bari muore, ok? Eccovi in pasto il fallimento. Fuori anche voi.
Con buona pace de Papaboys e Minoboys, Montemurroboys, Datoboys Bartonboys, monegaschi e tutti i farsanti e commediografi accostati alla nostra squadra. Eccovi in pasto il fallimento. Via.
Con buona pace dei sindaci, presidenti di provincia, Regione politici e politicanti attaccati ad un rudere senza alcuna velleità di sussistenza. Tenetevi il mausoleo senza la squadra, con campi circostanti in cui solo le donne dai facili costumi continueranno a fare il loro gioco. Eccovi in pasto il fallimento. Via tutti.
Tanto il boccone amaro, ancora una volta, lo dovrà digerire chi ama davvero questi colori. Che oggi ha la sconfidenza, ma che da un eventuale fallimento, trarrà ancora più forza.
Forza Bari. Sempre.