Potrebbe succedere un giorno che il Bari si giochi le sue carte per qualcosa di importante. Nei 37 anni sotto la dinastia dei Matarrese il Bari ha avuto 4 occasioni per fare il salto di qualità . Analizziamole.
La prima vera occasione arriva nell'anno 1992, quello di Platt quando fu allestita una rosa che il Buon Salvemini perse per strada dopo poche partite di campionato. Tentativo fallito non per la mancanza di voglia da parte della società ma per l'assenza di una componente indispensabile per centrare grandi obiettivi: l'umiltà . Qualcuno si era montato la testa.
La seconda arriva con i ragazzi di Materazzi.
La terza con quelli di Fascetti.
E quarta con Ventura.
Seconda, terza e quarta hanno in comune la sensazione che questa volta non è stata l'umiltà a frenare lo slancio verso il grande salto, ma la volontà di non farlo. Eppure bastava poco...
Su 37 anni abbiamo avuto 4 colpi in canna da sparare. In teoria la cosa che diversifica la vecchia proprietà dalla nuova è l'ambizione. Paparesta sembra davvero parecchio motivato e se nei prossimi anni si trovasse in una situazione analoga credo che converremmo tutti sulla sua volontà di arrivare in alto.
Vorrei mettere però in evidenza un aspetto: se queste probabilità si dovessero riproporre tra un 5-6 anni il Bari si troverebbe in una situazione favorevole di lottare per qualcosa di importante. Non credo che il nostro presidente si tirerebbe indietro davanti a questa opportunità . E allora diamo per scontato che inviti la squadra a lottare per vincere e arrivare fino in fondo, senza interferire col volere del fato come la precedente gestione colpevolmente ha fatto. Tutto si allinea e fortuna e bravura ci portano in alto. Succede, come nel calcolo delle probabilità . E il Bari risponde presente. Tra 5-7 anche 10 anni. Ma c'è. Siamo come il Verona dell'85, o la sampdoria del 92, o il Chievo di Del Neri, L'udinese di Zaccheroni. Finalmente tocca al Bari.
Ma alla partita decisiva per il titolo un arbitraggio a favore assegna tutto contro il Bari e tutto a favore della Juventus (o Milan o Inter, non fa differenza). Il Bari arriva secondo. Ma la fortuna gli dice che ora è tempo di retrocedere e l'anno dopo è finita la magia. Che probabilmente non passerà mai più così favorevole da sfiorare il titolo.
Ecco, questa cosa mi urterebbe parecchio. E allora per tutelare questo scenario e alla luce degli ennesimi episodi mafiosi che hanno condizionato l'ultima giornata di serie A perché non lasciare giocare nel campionato Svizzero Juve, Milan e Inter? Gli svizzeri guadagnerebbero grandi quantità di denaro dagli sponsor e noi italiani potremmo finalmente avere campionati puliti e, chissà , vedere la nostra amata Bari lottare per lo scudetto e se lo merita, vincerlo.
Oppure si potrebbe far fare alle tre strisciate un campionato a tre tutto loro con ripetuti incontri di andata e ritorno.
Se vogliamo tutelare il nostro ambizioso futuro dobbiamo iniziare a considerare seriamente questa opportunità : Juventus, Milan e Inter via dal campionato italiano.