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Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 14:22

Bello :respect:
da premio Pulitzer
continua che sono tutto orecchi :wink:

Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 14:27

postmoderno ha scritto:Questo è il thread più intelligente dell'ultima settimana

Aspetto altre aggiunte alla storia



Vabbé proviamo ad allungare il romanzo.

Ricordate l'attaccante brasiliano che si era dato per ammalato e non giocava? Andiamo avanti con un altro capitolo del romanzo.

Beh, succede che nel bel mezzo del campionato, all'ultimo giorno possibile, una squadra di una città che era retrocessa qualche anno fa per fallimento, lo compra. Sono disposti a pagare un sacco di Fiorini (è la moneta locale usata nel romanzo... ed in quella città). Sanno che non gioca da tempo perché è infortunato, lo sa tutto il Paese in cui è ambientato il romanzo. Allora il giocatore brasiliano si mette in macchina di corsa e parte dalla città dove si era rifugiato e attraversa mezzo Paese in auto per sottoporsi alle visite mediche della sua nuova squadra. Arriva lì, lo visitano e... quelli decidono di non ingaggiarlo perché è INFORTUNATO. Ma quale strabiliante scoperta: non giocava da tempo per questo motivo ufficiale.

Poi viene fuori una talpa che si mette a fare illazioni. Il giocatore brasiliano, come avevamo visto nel capitolo precedente, in realtà sta bene e se ne è andato per non trovarsi in mezzo a una brutta storia di compravendite. Tutti sanno che sta bene. Proprio per questo la squadra dei Fiorini lo compra, altrimenti, se avessero pensato che fosse infortunato mica lo ingaggiavano. E allora cosa succede a 30 minuti dalla chiusura del mercato? Il medico della squadra del Fiorini visita il brasiliano e lo trova in forma come si attendeva. Allora gli chiedono che lite ha fatto nella sua vecchia squadra per non giocare? Quello dice e non dice, ammette e non ammette. Poi capiscono: quello sa delle cose che non può dire. Però la giustizia sportiva è chiara. Se sai qualcosa e non denunci allora ti prendi pure tu una squalifica. E allora che fare? Se lo ingaggiano definitivamente e poi le cose vengono a galla, quello si prende la squalifica e finisce che hanno speso un sacco di Fiorini per nulla, per uno che deve starsene a casa. Ma chi glielo fa fare? Meglio attendere che le acque si calmino. Al limite lo compri quando sei certo che non viene più nulla a galla o dopo che ha scontato la squalifica. E allora la squadra dei Fiorini rilascia una dichiarazione: il giocatore non sta bene (ma che scoperta!, non gioca da settimane con questa scusa, c'ha pure il certificato del medico della mutua che in cambio di un capitone gli ha prescritto 6 mesi di riposo...). E visto che non sta bene lo restituiscono alla squadra di provenienza. E la squadra di provenienza che fa? Dice che ritira il giocatore dal mercato. Ma se lo avevano venduto 1 ora prima!

Chi immagina il prossimo capitolo? Magari ne viene fuori un bel romanzo d'avVentura.

Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 14:38

che minchia ci si inventa per non ammettere che la squadra era costruita con i piedi fin dall'anno scorso :risata:

Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 14:52

andovais ha scritto:che minchia ci si inventa per non ammettere che la squadra era costruita con i piedi fin dall'anno scorso :risata:

Tu hai pure ragione... ma facendo un remake del campionato scorso, non escluderei assolutamente il "romanzo" scritto... anzi sembrerebbe quasi realtà!!!

Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 17:56

CAPITOLO 3: Romanza d'avVentura

Nel terzo capitolo del romanzo si narra dell'Allenatore della squadra.
Uno strano personaggio. E' uno che perde un sacco di partite e sorride. Sorride sempre. Va in TV e sorride. Perde in casa e sorride. Perde fuori casa e sorride. Ma che c'avrà da ridere?

C'ha tutta la squadra che si dà ammalata, manda il certificato del medico curante per giustificare l'assenza, e lui va in TV e dice che non vuole lamentarsi delle assenze. Pare quasi che alleni il Real Madrid, per cui una quindicina di giocatori fuori non gli cambiano la vita, manco c'avesse chissà che rosa.
Il sorridente e serafico allenatore dice ossessivamente sempre la stessa cosa in TV: <<Non voglio lamentarmi>>. Ma a chi sta parlando quando dice queste cose in TV. Di certo non al giornalista che mica gli ha chiesto perché si lamenta. E neanche al pubblico che si aspetta che lui spieghi cosa c'è che non va. Invece non spiega nulla. Sorride e dice <<Non mi lamento>>. Ma a chi si sta rivolgendo?

Se non si lamenta lui che allena una squadra che è passata dall'essere la squadra con la miglio difesa d'Europa, ad essere la squadra con meno punti in Europa, chi è che deve lamentarsi?

Poi in TV inquadrano una lavagna negli spogliatoi. C'è scritto <<Stiamo arrivando, aspettaci>>. Il giornalista non capisce nulla e dice che l'hanno scritto gli infortunati. Peccato che gli infortunati stanno tutti lontani dallo stadio e dalla città. Quindi non l'hanno scritto loro. E allora, visto che l'ha scritto qualcun altro, viene pure da chiedersi, a chi era rivolto il messaggio e cosa voleva dire?

Il sorridente va in TV e dice <<Non mi lamento>>. Non si lamenta neanche quando lo buttano fuori dal campo. Va in TV, sorride e dice che lui con tutti gli allenatori ha un ottimo rapporto. E meno male! E se il rapporto era cattivo, che gli facevano lo accoltellavano?

Ma il sorridente va oltre. Un giorno va in TV e dice (sorridendo): <<Se pensassi che il problema sono io, me ne andrei subito>>. E a chi lo sta dicendo? E che cosa vuol dire una cosa simile?

Qualche ingenuo giornalista gli fa la domanda: <<Quindi sei tu il problema>>.

Il sorridente, sorride e risponde <<Ho detto "SE", ma io non penso di essere il problema>>. Ma allora che cacchio ha detto a fare la frase di prima? E' come dire che se piovesse aprirebbe l'ombrello, ma tanto fuori non piove... che cacchio di ragionamento è?

Qualche altro ingenuo giornalista non capisce. E gli chiede: <<Scusi, non ho capito. Ma se il problema non sei tu, allora quale è?>>.

Il sorridente, sorride e non dice quale è il problema. Ma il problema deve esistere vista la digraziatissima classifica. E solo lui lo può conoscere, perché è lui il capo della squadra.

Ma il sorridente precisa: <<Se qualcuno mi convincesse che il problema sono io...>>

Allora qualcuno gli dice: <<... te ne andresti?>>

E il sorridente, sorridendo: <<No, tocca al presidente. Io gli consiglierei di mandarmi via>>.

Eh? Ma questo che sta dicendo? E a chi lo sta dicendo? Perché dice cose che non si capiscono, quindi evidentemente sta parlando a qualcuno che sa delle cose che noi non sappiamo.

Ma il Presidente precisa: <<Non lo caccio neanche se le perde tutte>>. Eppure il presidente fa anche l'imprenditore. E nessun imprenditore lascia che un'impresa cada a caxxo senza cambiare almeno qualche persona.

Poi arriva il giorno.

Il sorridente questa volta piange. Cambia nome. ora si chiama <<Il piangente>>.

Il piangente va in TV e, piangendo, annuncia che non è più lui l'allenatore. <<Te ne 6 andato?>> gli chiede sempre lo stesso ingenuo giornalista. E lui risponde <<No>>.

<<Ti hanno cacciato?>>. E il piangente, piangendo, risponde <<Ho convinto il presidente che mi deve cacciare>>.

<<Allora te ne se andato senza fare storie>>

E il piangente: <<Certo che no. Dopo averlo convinto a cacciarmi, gli ho detto che non me ne vado fino a quando non mi paga fino all'ultimo centesimo il lavoro che non farò>>.

Come dire: mi sono arricchito parecchio fino ad ora (ecco perché sorrideva). Ma ora, visto che ho deciso di smettere con il vizio, ho detto al presidente: <<facciamo una cosa; io mi sono rotto, perché prima o poi viene qualcosa a galla; ti ho costretto a non cacciarmi fino ad ora perché altrimenti avrei spiattellato tutto e la tua società sarebbe stata radiata; mo' me ne voglio andare io, ma non mi dimetto; mi devi mandare via tu pagandomi di tutto; e vedi di fare in fretta sennò io faccio un casino e comincio a parlare>>. Allora quello non ha potuto fare altro che accontentarmi. Ora mi viene di nuovo da sorridere... Guardate come sono sorridente.


Possibile che nessuno sia capace di scrivere un capitolo sulle vicende di qualche sudamericano? Dai, un po' di sforzo, non fate ricordare, pardon, volevo dire inventare, tutto a me.

Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 18:08

saverio67 ha scritto:CAPITOLO 3: Romanza d'avVentura

Nel terzo capitolo del romanzo si narra dell'Allenatore della squadra.
Uno strano personaggio. E' uno che perde un sacco di partite e sorride. Sorride sempre. Va in TV e sorride. Perde in casa e sorride. Perde fuori casa e sorride. Ma che c'avrà da ridere?

C'ha tutta la squadra che si dà ammalata, manda il certificato del medico curante per giustificare l'assenza, e lui va in TV e dice che non vuole lamentarsi delle assenze. Pare quasi che alleni il Real Madrid, per cui una quindicina di giocatori fuori non gli cambiano la vita, manco c'avesse chissà che rosa.
Il sorridente e serafico allenatore dice ossessivamente sempre la stessa cosa in TV: <<Non voglio lamentarmi>>. Ma a chi sta parlando quando dice queste cose in TV. Di certo non al giornalista che mica gli ha chiesto perché si lamenta. E neanche al pubblico che si aspetta che lui spieghi cosa c'è che non va. Invece non spiega nulla. Sorride e dice <<Non mi lamento>>. Ma a chi si sta rivolgendo?

Se non si lamenta lui che allena una squadra che è passata dall'essere la squadra con la miglio difesa d'Europa, ad essere la squadra con meno punti in Europa, chi è che deve lamentarsi?

Poi in TV inquadrano una lavagna negli spogliatoi. C'è scritto <<Stiamo arrivando, aspettaci>>. Il giornalista non capisce nulla e dice che l'hanno scritto gli infortunati. Peccato che gli infortunati stanno tutti lontani dallo stadio e dalla città. Quindi non l'hanno scritto loro. E allora, visto che l'ha scritto qualcun altro, viene pure da chiedersi, a chi era rivolto il messaggio e cosa voleva dire?

Il sorridente va in TV e dice <<Non mi lamento>>. Non si lamenta neanche quando lo buttano fuori dal campo. Va in TV, sorride e dice che lui con tutti gli allenatori ha un ottimo rapporto. E meno male! E se il rapporto era cattivo, che gli facevano lo accoltellavano?

Ma il sorridente va oltre. Un giorno va in TV e dice (sorridendo): <<Se pensassi che il problema sono io, me ne andrei subito>>. E a chi lo sta dicendo? E che cosa vuol dire una cosa simile?

Qualche ingenuo giornalista gli fa la domanda: <<Quindi sei tu il problema>>.

Il sorridente, sorride e risponde <<Ho detto "SE", ma io non penso di essere il problema>>. Ma allora che cacchio ha detto a fare la frase di prima? E' come dire che se piovesse aprirebbe l'ombrello, ma tanto fuori non piove... che cacchio di ragionamento è?

Qualche altro ingenuo giornalista non capisce. E gli chiede: <<Scusi, non ho capito. Ma se il problema non sei tu, allora quale è?>>.

Il sorridente, sorride e non dice quale è il problema. Ma il problema deve esistere vista la digraziatissima classifica. E solo lui lo può conoscere, perché è lui il capo della squadra.

Ma il sorridente precisa: <<Se qualcuno mi convincesse che il problema sono io...>>

Allora qualcuno gli dice: <<... te ne andresti?>>

E il sorridente, sorridendo: <<No, tocca al presidente. Io gli consiglierei di mandarmi via>>.

Eh? Ma questo che sta dicendo? E a chi lo sta dicendo? Perché dice cose che non si capiscono, quindi evidentemente sta parlando a qualcuno che sa delle cose che noi non sappiamo.

Ma il Presidente precisa: <<Non lo caccio neanche se le perde tutte>>. Eppure il presidente fa anche l'imprenditore. E nessun imprenditore lascia che un'impresa cada a caxxo senza cambiare almeno qualche persona.

Poi arriva il giorno.

Il sorridente questa volta piange. Cambia nome. ora si chiama <<Il piangente>>.

Il piangente va in TV e, piangendo, annuncia che non è più lui l'allenatore. <<Te ne 6 andato?>> gli chiede sempre lo stesso ingenuo giornalista. E lui risponde <<No>>.

<<Ti hanno cacciato?>>. E il piangente, piangendo, risponde <<Ho convinto il presidente che mi deve cacciare>>.

<<Allora te ne se andato senza fare storie>>

E il piangente: <<Certo che no. Dopo averlo convinto a cacciarmi, gli ho detto che non me ne vado fino a quando non mi paga fino all'ultimo centesimo il lavoro che non farò>>.

Come dire: mi sono arricchito parecchio fino ad ora (ecco perché sorrideva). Ma ora, visto che ho deciso di smettere con il vizio, ho detto al presidente: <<facciamo una cosa; io mi sono rotto, perché prima o poi viene qualcosa a galla; ti ho costretto a non cacciarmi fino ad ora perché altrimenti avrei spiattellato tutto e la tua società sarebbe stata radiata; mo' me ne voglio andare io, ma non mi dimetto; mi devi mandare via tu pagandomi di tutto; e vedi di fare in fretta sennò io faccio un casino e comincio a parlare>>. Allora quello non ha potuto fare altro che accontentarmi. Ora mi viene di nuovo da sorridere... Guardate come sono sorridente.


Possibile che nessuno sia capace di scrivere un capitolo sulle vicende di qualche sudamericano? Dai, un po' di sforzo, non fate ricordare, pardon, volevo dire inventare, tutto a me.

:respect: :respect:

Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 19:39

INTERESSANTE.... :think:

Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 21:13

Allora..
Totti risponde, dal minuto 2:30.

http://www.youtube.com/watch?v=kgI2_nrQ ... re=related

Re: il bari e le scommesse

mar giu 07, 2011 23:46

Saverio la lettura è appasionante, il romanzo è stupendo se pur molto triste. Ti prego, continua. Se hai in mente qualche altro capitolo postalo e condividilo con noi.

Per quanto riguarda il minuto 2.30 postato dall'utente Venerdì, direi che aumenta la casistica dei sospetti... non avevo visto questa intervista.

In un altro thread avevo accennato al realizzare un video dossier sul "bari e le scommesse", ma non ho notato grande entusiasmo.

Anche se tifiamo per questa maglia, non dobbiamo aver paura di p o r c i tante domande e provare a darci delle risposte...lo stile delle risposte di Saverio è il top...i tentativi di risposta di Saverio, sia nei modi, e cioè nel suo romanzare gli eventi, che nei contenuti, possono essere molto utili alla realizzazione di un video.

Ci sono altri utenti che hanno postato un video di Tamborra che parla con dei ragazzi riguardo Bellavista (credo nel 2006) e dei sospetti che già giravano in città...c'è il video di Belmonte che sembra esultare al gol del Chievo...c'è l'intervista di Totti appena postata che ride parlando della barriera che si sposta...si può raccontare la vicenda barreto-fiorentina con le interviste di gennaio...la casistica può aumentare di sicuro...

se il tono del racconto dei sospetti e delle domande è quello proposto da Saverio può uscir fuori un bel lavoro...ne sono convinto...

se avete proposte in merito sarò felicissimo di ascoltarvi

Re: il bari e le scommesse

mer giu 08, 2011 9:43

parlate con ingegnere barese, credo che il video lo farebbe volentieri

Re: il bari e le scommesse

mer giu 08, 2011 10:40

Chiariamoci. Nel titolo del thread ho scritto <<il bari>> solo per attirare l'attenzione. Io mica mi sto riferendo a fatti realmente accaduti. E' tutta fantasia.

Mica può essere davvero che il giocatore A si è preso tutte quelle mazzate.
Mica può essere che un portiere abbia detto che <<queste cose non esistono>>
Mica può essere che un allenatore perde sempre e dice <<Non mi lamento>>
Mica può essere che una squadra ingaggia un giocatore infortunato e poi lo rimanda indietro perché è infortunato.

Io mi invento le cose. E' a giocare.

Che sennò io e gli amministratori del sito ci prendiamo, se va bene, una querela e un oscuramento del sito.
Se va male, gli stessi tipi che hanno messo paura al brasiliano negli alberghi del ritiro vengono sotto casa e mi sparano alle gambe; che io c'ho moglie e figli...

Quindi sia chiaro, ogni riferimento a fatti, cose, persone o circostanze realmente esistiti o esistenti è puramente casuale. Io qui sto dicendo cose inventate...

Mo' vediamo. Voglio rivelarvi il 4° capitolo della saga. Dal titolo: La preparazione atletica. Chi di voi si è fatto un'idea di come è andata veramente nel romanzo? Vediamo se indovinate cosa ho scritto nel romanzo.

Re: il bari e le scommesse

mer giu 08, 2011 10:56

comincio a credere che questa storia sia tutta inventata :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Re: il bari e le scommesse

mer giu 08, 2011 11:41

saverio67 ha scritto:
Quindi sia chiaro, ogni riferimento a fatti, cose, persone o circostanze realmente esistiti o esistenti è puramente casuale. Io qui sto dicendo cose inventate...

Mo' vediamo. Voglio rivelarvi il 4° capitolo della saga. Dal titolo: La preparazione atletica. Chi di voi si è fatto un'idea di come è andata veramente nel romanzo? Vediamo se indovinate cosa ho scritto nel romanzo.


"Per conoscere la verità occorre immaginarsi una miriade di falsità. Infatti, che cos'è la Verità?" Oscar Wilde :respect:

Non mi voglio sbilanciare sul 4° capitolo, però per l'occasione ho comprato un po' di pop-corn...questa storia è molto più avvincente di un film visto al cinema

Re: il bari e le scommesse

mar gen 17, 2012 22:47

Tempo fa ho scritto qualche capitolo di un romanzo. Ma vedi tu che poi viene tirata in ballo la bari e un gioco giocatore che sembra A. Meno male che mi ero inventò tutto. Ma poi cosa sarà successo per la preparazione atletica?

R: il bari e le scommesse

lun apr 02, 2012 21:39

Ma guarda un po'. Leggo sul corriere che il portiere del Bari ha usato la frase «queste cose non esistono» durante un interrogatorio. E lo ha fatto rispetto ad una partita in Emilia Romagna. Nel romanZO d'avVentura della estate scorsa il portiere aveva detto questa stessa frase in tv alla fine di una partita in Emilia Romagna.
E meno male che avevo detto che erano tutte cose inventate le mie che sul corriere sta scritto che un frequentatore (quello con l'avatar con la Torre di acciaio) di questo forum andava a intimidire nello spogliatoio i giocatori baresi...

Ma quando faranno le domande al sorridente e al giocatore non comprAto dalla squadra con i fiorini?

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