A prescindere da luoghi comuni abbastanza idioti, come ogni qualsiasi cliché, il libro di Joe McGinniss è uno dei libri più belli mai scritti sul calcio. Uscito dopo le due stagioni in Serie B che il club riuscì a fare, il romanzo racconta la commovente epopea di un piccolo paesotto di seimila anime alle prese con i riflettori di un mondo immensamente più grande. Una gran storia d'amore per il calcio giocato e per le implicazioni sociali e sentimentali che ha in una piccola comunità.
Quanto al passaggio citato: non si parla di alcun illecito. Parla, se parla di qualcosa in particolare, della mancanza di agonismo – richiesta o meno dal Bari – dei giallorossi abruzzesi. Mancanza di agonismo che, per gli anglosassoni e qualsiasi sportivo, è inspiegabile e inaccettabile. Ogni partita, per loro, foss'anche di una squadra già retrocessa, va giocata col coltello fra i denti: e lo spirito agonistico è davvero solo questo.
Peraltro, Joe McGinniss è statunitense e di origini chiaramente scozzesi, a conferma dell'imbecillità di giudizi dovuti all'ignoranza persino dei fatti di cui si pretende parlare.