nik ha scritto:Sin dall'inizio abbiamo capito tutti che il nostro, con De Laurentiis, è un matrimonio di interessi. Finché non verrà sciolto il nodo della multiproprietà sarà così, ciascuna parte chiederà qualcosa all'altra, e sarà sempre peggio sia in caso di promozione in B, sia in caso di mancata promozione. La conferma di Cornacchini si sta rivelando politicamente sbagliata. Di fatto questa scelta ha rotto gli equilibri già precari del nostro matrimonio.
Il "dramma" è che al momento non c'è soluzione a questo problema. Ma se abbiamo col Napoli un Ds comune, a questo punto chiederei una consulenza tattica ad Ancelotti, chissà ...
Resta il fatto che anche noi tifosi abbiamo la memoria corta. Dicevamo le stesse cose della coppia Alberti-Zavettieri. E abbiamo crocifisso anche Polenta e Defendi prima di osannarli. Giusto criticare ma buttare già tutto e tutti giù dalla torre non mi piace.
Caro Nik tutti i presidenti delle squadre di calcio sono uniti dall'interesse di trarre profitto, lo era in passato come lo è nel presente. Magari qualcuno ci aggiunge anche la passione per la propria squadra, ma sono lontani dall'essere i "ricchi idioti" di cui siamo sempre stati abituati a pensare, o forse lo sono stati alcuni in passato. Molte società di A hanno pensato ad una squadra satellite dove crescere e far fare minutaggio ai propri ragazzi delle serie minori, o acquistati sul mercato. Il Napoli poteva fare come la Juventus, creando la squadra B, dove avrebbe incassato 0, invece ha pensato bene di di prendere una società come il Bari, dove non ci rimetti un soldo bucato...anzi solo il titolo sportivo in serie B vale diversi milioni di euro. A me la soluzione Dela è piaciuta, sono sempre stato convinto che la società ed anche la squadra si sia stata condizionata dalla delinquenza locale, è il motivo per cui anche molti imprenditori nostri, si sono sempre mantenuti alla larga. Secondo me, e forse l'ha pensata alla stessa maniera il sindaco, avere una presidenza/dirigenza esterna non radicata sul territorio, potrebbe allontanare questa pressione. Poi i Dela sono intelligenti, sanno fare gli imprenditori dello sport ed è sempre quello che è mancato al Bari. Se solo anche un Giancaspro qualsiasi, avesse avuto la stessa intelligenza, con Sogliano si poteva programmare la serie A in tre anni, crescendo man mano i ragazzi migliori, senza tentare di fare il bingo con i nomi che si sono rivelati ingestibili economicamente rendendo brevissime le loro presidenze. Avevamo gente come Henderson, Anderson, Balkovec, Castrovilli (ormai in odore di nazionale), Micai su cui si poteva lavorare per arrivare in serie A con giocatori di proprietà e giovani, proprio come pochi anni prima aveva fatto Perinetti. E' vero che la piazza è quella che è, bastano due passaggi sbagliati e diventi un bidone...secondo alcuni anche Castrovilli era un bidone montato, come molti in passato. La grande piazza.
Sull'allenatore ho detto quello che c'era da dire. Il calcio non è fisica nucleare, è uno sport elementare, forse ci capiamo qualcosa anche noi dopo aver visto quasi 35 anni di campionati. Quando assembli uno squadrone come quello di quest'anno all'inizio soffri, mentre le altre vanno bene, nella seconda parte del campionato man mano il copione si rovescia e le squadre con maggiore tasso tecnico emergono. L'importante è non essere lontane dalle prime, mettere sempre punti in cascina e saper aspettare. Per questo, reputo assurdo questo accerchiamento a Cornacchini, di cui leggo ne stanno approfittando anche altri. Ha vinto il campionato di serie D, la conferma se l'era guadagnata, ha una squadra completamente nuova, fategli giocare le sue carte, per esonerare un allenatore c'è sempre tempo e comunque nessuno ci assicura che con un altro avremmo fatto o faremmo meglio. La serie C è veramente tosta...ficchiamocelo in testa.