RedhotchiliPeppe ha scritto:saverio67 ha scritto:Se volete riesco i Topic in cui tutti dicevano che Andrea Masiello era stato l'unico a lottare fino alla fine. La valigetta andò a prenderla lui.
Potremmo rivedere le lacrime dell'altro capitano. Quello che ha le chiavi della città. Che da capitano organizzava le combine.
O magari le lacrime dell'allenatore che sosteneva che la classifica s'aggiusta.
Di Cesare se ne deve andare per primo. Da capitano era quello che doveva tutelare il gruppo... È stato quello che ha guidato un manica di scappati di casa a cacciare pure l'ultimo allenatore, andando a fare il leccapiedi a un napoletano autista di carrarmati. S scess accattà c non l canosc sti cos.
Ne abbiamo viste a sufficienza di lacrime versate da quelli che erano i primi colpevoli.
Perchè devi gettare fango su Gillet? Che è stato assolto, a differenza di tanti altri (De Vezze, Rajcic, Guberti, Masiello, Belmonte..)? Gettalo su Polito e LDL il fango (come già fai), che sono i primi responsabili qui dentro.
Gillet è stato assolto dal punto di vista penale, ossia la corte non ha ravvisato la prova certa che sia stato commesso un reato contemplato dal codice penale.
Diverso è il giudizio della giustizia sportiva, che ha riconosciuto che Gillet ha violato le norme della disciplina sportiva.
Il codice di giustizia sportiva non è la replica del codice penale. Se così fosse, non servirebbe: semplicemente basterebbe sporgere denunce penali e punto.
Faccio un esempio. Se gioco a scacchi (e non è il mio caso) mi impegno a non truccare le partite facendomi aiutare dall'intelligenza artificiale. Se lo faccio, violo le regole del gioco degli scacchi. Ma non commetto alcun reato, perché aiutarsi con strumenti informatici non è reato per nessuna attività (anzi!). Dunque la sanzione la ricevo dalla federazione scacchistica, che potrà sanzionarmi ingiungendomi di no partecipare ad alcuni tornei. Ma nessun magistrato mi manderà in galera per questo.
Dunque la assoluzione in ambito penale (o addirittura l'archiviazione) non significano che quelle cose non siano state compiute. Ma semplicemente che non vi è prova che possa resistere in un giudizio penale che sia stato commesso un reato.
E qui vendiamo al punto della grande differenza fra le due discipline.
Se io vedo il mio vicino che commette un furto, non ho l'obbligo di denunciarlo e dunque se mi sto zitto non commetto reato.
Se io sono un tesserato del Coni e vengo a conoscenza di un illecito sportivo e non solo non lo denuncio, ma neanche lo ostacolo, sono colpevole.
Gillet sapeva e non ha fatto nulla per impedirlo. Dunque colpevole dal punto di vista sportivo. Ma dal punto di vista penale non ha commesso reati.
A me interessa l'aspetto sportivo. E Gillet è colpevole. Accertato da 3 gradi di giudizio.
Con l'occasione ricordo che Gillet ha collezionato anche una condanna sportiva per doping, ed è stato il primo (!) atleta a collezionare anche una condanna penale (!) per doping. Ennesimo record di cui avremmo fatto a meno.