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Ci sono delle regole che esistono perché nessuno ha mai provato a cambiarle. Mi viene in mente il caso Bosman e non vedo perché non si dovrebbe rivoluzionare la storia anche con le multiproprietà.
Ipotizziamo che il Bari approdi in serie A. La Società viene messa in vendita e nel giro di 3 mesi l'affare non si conclude. Cosa succede? Ricordiamoci che siamo nella Repubblica delle Banane, dove palesemente due Società amiche, Juventus e Milan, si scambiano giocatori per alterare i bilanci.
Ricordiamoci che i calendari, in quei tre mesi, sarebbero già compilati. Crediamo davvero che qualcuno farebbe retrocedere d'ufficio Bari o Napoli in serie B? In barba a chi è stufo di vedere Empoli, Frosinone o Carpi nella massima serie?
Ecco, se Adl dovesse mettersi appositamente in questo contesto e provare a cambiare le regole, potremo dire che è un Presidente Orange.

stavo vedendo lo streaming della conferenza stampa, ma ho dovuto spegnere il device quando ho sentito in che modo il re delle due sicilie ci avrebbe sbolognati al figlio, senza contare il tenore della risposta del principe: ah papà fammici penzà... sicché, nulla so di quanto s'è detto dopo l'ah-papà-fammici-penzà...

facciawestern ha scritto:stavo vedendo lo streaming della conferenza stampa, ma ho dovuto spegnere il device quando ho sentito in che modo il re delle due sicilie ci avrebbe sbolognati al figlio, senza contare il tenore della risposta del principe: ah papà fammici penzà... sicché, nulla so di quanto s'è detto dopo l'ah-papà-fammici-penzà...

Quindi il Giangi pensa, o quantomeno se vole mette a penzà.

nik ha scritto:Ci sono delle regole che esistono perché nessuno ha mai provato a cambiarle. Mi viene in mente il caso Bosman e non vedo perché non si dovrebbe rivoluzionare la storia anche con le multiproprietà.
Ipotizziamo che il Bari approdi in serie A. La Società viene messa in vendita e nel giro di 3 mesi l'affare non si conclude. Cosa succede? Ricordiamoci che siamo nella Repubblica delle Banane, dove palesemente due Società amiche, Juventus e Milan, si scambiano giocatori per alterare i bilanci.
Ricordiamoci che i calendari, in quei tre mesi, sarebbero già compilati. Crediamo davvero che qualcuno farebbe retrocedere d'ufficio Bari o Napoli in serie B? In barba a chi è stufo di vedere Empoli, Frosinone o Carpi nella massima serie?
Ecco, se Adl dovesse mettersi appositamente in questo contesto e provare a cambiare le regole, potremo dire che è un Presidente Orange.

Le multiproprietà sono assolutamente fuori discussione. Ne parlavamo in un altro topic: c'è Lazio-Salernitana all'ultima giornata, con la Salernitana salva e la Lazio che deve andare in Champions. Quale credibilità avrebbe un campionato del genere?

Il discorso che fai su Juventus e Milan è diverso. Le squadre del Nord da sempre si aiutano sul mercato e con i bilanci, ma poi una volta arrivati in campo il Milan vuole vincere e la Juventus pure.

oldvalues ha scritto:

facciawestern ha scritto:stavo vedendo lo streaming della conferenza stampa, ma ho dovuto spegnere il device quando ho sentito in che modo il re delle due sicilie ci avrebbe sbolognati al figlio, senza contare il tenore della risposta del principe: ah papà fammici penzà... sicché, nulla so di quanto s'è detto dopo l'ah-papà-fammici-penzà...

Quindi il Giangi pensa, o quantomeno se vole mette a penzà.

può bene essere che il principino succeda al re e faccia prosperare il regno delle due sicilie, ma la scenetta è quantomeno godibile: è come se vado nderr alla lanz e dico al primo pescatore che incontro, aué ué sci a venn l rizz chiu mbond ca dow mia mett jej? e quello mi guata e dice, famm pnzà famm, angor u cazz de abbasch fazz chiu trris.

le multiproprietà sono una porcata incredibile e spero che adl non riesca a cambiare il regolamento. Deve trovare eventualmente una soluzione alternativa

AdriAMB ha scritto:le multiproprietà sono una porcata incredibile e spero che adl non riesca a cambiare il regolamento. Deve trovare eventualmente una soluzione alternativa

Il modello calcistico ormai è stato industrializzato, la storia dimostra che per poter sostenere il calcio in piazze ambiziose sono necessari investimenti insostenibili per imprenditori che approcciano con modelli di gestione anni 80.

La logica delle multiproprietà è stata sconfinata da tempo, abbiamo esempi come quello del colosso Redbull che detengono nel mondo 4-5 club che potrebbero incontrarsi in qualche competizione, come accade nelle altre industrie dove un gruppo detiene più marchi in competizione tra loro ( l’automotive ha moti esempi).

Dobbiamo rassegnarci all’idea che quel calcio che abbiamo vissuto non esiste più e che non possiamo più pretendere di competere a certi livelli con stabilità senza avere alle spalle una struttura industriale.

Occorre che i tifosi facciano una scelta di posizionamento: calcio dilettantistico con relative ambizioni e il sogno di riuscire almeno una volta ad emergere o stabilità professionistica.

A me andrebbe bene anche la prima ma, nel momento in cui abbiamo avuto la sorte di capitare nelle mani di un industriale del calcio... spero a questo punto che l’industriale sappia governare le società del suo gruppo mettendole in condizioni di competere al meglio anche tra loro.

facciawestern ha scritto:stavo vedendo lo streaming della conferenza stampa, ma ho dovuto spegnere il device quando ho sentito in che modo il re delle due sicilie ci avrebbe sbolognati al figlio, senza contare il tenore della risposta del principe: ah papà fammici penzà... sicché, nulla so di quanto s'è detto dopo l'ah-papà-fammici-penzà...

E' evidente che e' un pupazzo ... uno che ha un padre come ADL ed e' a Londra per inaugurare una linea di "gelati" ...con il marchio Fendi (!!) ...ed ha detto al padre che ci doveva pensare per due giorni ...secondo la mia esperienza di vita .."non serv' a nudd'..", nella migliore delle ipotesi je' nu' stangachiazz' ...

Condedo ad ADL il beneficio dei tempi ristretti e della marea di cose da fare ed adempimenti da coprire ... per cui si impongono scelte sommarie destinate ad essere riviste e ricalibrate appena la nave si e' avviata in mare. Personalmente, fossi in ADL, chiamerei Pierpaolo Marino e gli darei la Direzione del Club. Penso che i due non si lasciarono benissimo, ma tutto sommato e' un uomo che conosce bene sia a livello personale che professionale.

Mr. Libidine ha scritto:

facciawestern ha scritto:stavo vedendo lo streaming della conferenza stampa, ma ho dovuto spegnere il device quando ho sentito in che modo il re delle due sicilie ci avrebbe sbolognati al figlio, senza contare il tenore della risposta del principe: ah papà fammici penzà... sicché, nulla so di quanto s'è detto dopo l'ah-papà-fammici-penzà...

E' evidente che e' un pupazzo ... uno che ha un padre come ADL ed e' a Londra per inaugurare una linea di "gelati" ...con il marchio Fendi (!!) ...ed ha detto al padre che ci doveva pensare per due giorni ...secondo la mia esperienza di vita .."non serv' a nudd'..", nella migliore delle ipotesi je' nu' stangachiazz' ...

Condedo ad ADL il beneficio dei tempi ristretti e della marea di cose da fare ed adempimenti da coprire ... per cui si impongono scelte sommarie destinate ad essere riviste e ricalibrate appena la nave si e' avviata in mare. Personalmente, fossi in ADL, chiamerei Pierpaolo Marino e gli darei la Direzione del Club. Penso che i due non si lasciarono benissimo, ma tutto sommato e' un uomo che conosce bene sia a livello personale che professionale.

magari il principe delle asturie è capace quanto o più del re borbonico, non dico che no, ma il passaggio di consegne ci è stato presentato come si stende un paragrafo di sussidiario intorno al periodo storico di inizio ottocento. si può anche immaginare che il passaggio di mano in mano nel corso degli anni, da padre a figlio a zio ecc, ci metta nelle condizioni di salire in ae perché il grado di parantela nel frattempo si sarà allentato. tanti passaggetti orizzontali anorange a centrocampo perché alfine si faccia breccia e si spinga la palla in rete: l'importante è che resti nell'ombra l'ultimo tiratore...

La faccenda è delicata, non piace neanche a me la multiproprietà, ma le società amiche esistono e nelle ultime giornate di campionato le oscenità ci sono sempre.
Resta il fatto che nessuno può obbligarti a (s)vendere una proprietà o ridimensionarla sul mercato dopo aver fatto degli investimenti. La partita è appena cominciata.

nik ha scritto:La faccenda è delicata, non piace neanche a me la multiproprietà, ma le società amiche esistono e nelle ultime giornate di campionato le oscenità ci sono sempre.
Resta il fatto che nessuno può obbligarti a (s)vendere una proprietà o ridimensionarla sul mercato dopo aver fatto degli investimenti. La partita è appena cominciata.

Il regolamento è da riformare, oggi è possibile acquistare un club che non militi nella stessa categoria dell’altro club, ma il principio dello sport è quello di vincere pertanto il presupposto di partenza di chi acquista un club è quello di portarlo al massimo campionato e vincerlo.

C’è un difetto di principio, pertanto una regola dovrebbe escludere l’altra: o non si possono possedere due club oppure si possono possedere.

L'Italia e' una economia/mercato ristretto e de-facto vive in perpetuo conflitto di interesse dettato da quei pochi imprenditori che, per piglio e disponibilita' finanziaria spesso si avventurano e sconfinano in ambiti piu' o meno limitrofi. Questo vale anche per le istituzioni e politica, vedi casi di "sconfinamento" fra magistratura e cariche politiche. Noi italiani ci lasciamo indignare a seconda delle circostanze, se ci va bene allora il problema non sussiste, altrimenti gridiamo allo scandalo. Delle due, l'una.

A paper mio, si stanno facendo troppe manfrine su sto fatto dell'ipotetico conflitto di interessi di ADL e relativa sudditanza calcistica da Napoli. Di fatto c'e' che l'imprenditoria locale non ha risoleevato il Bari da 10 anni a questa parte allorquando i Matarrese sventolavano bandiera bianca. Fino ad 1 mese fa ...wuando si era in piena agonia da ricapitalizzazione, se qualcuno avesse vociferato un interesse (vero o presunto) di un ADL o Lotito, la maggior parte del popolino avrebbe inneggiato ad un "magar a Crist'..". Oggi facciamo gli schizzinosi.

Siamo in serie D e dobbiamo tapparci il naso ed ancora per molto, perche' non e' proprio dato per scontato che in due anni ritorneremo in serie B- lo stesso ADL, con il Napoli, ci rimase 2 anni in serie C, perche' la prima stagione servi' di assestamento. Oggi la priorita' e' ricostruire una squadra di calcio da zero, dal magazziniere all'amministrativo, al segretario a quello che organizza viaggi e trasferte, a cudd che apre e chiude il cancello. I giornalisti presenti alla conferenza stampa hanno chiesto ad ADL che progetti aveva per lo stadio, invece di chiedere come intendeva strutturare la societa' nell'immediato....

Cuss siime nu....

...."poi si vede" state of mind......

soldato Jocker ha scritto:...."poi si vede" state of mind......

Se ti riferivi a me ...concordo, puo' essere anche letta cosi. Per me si tratta di darsi degli obiettivi realistici, graduali e raggiungibili con gli annessi e connessi che ne derivano, prendendo coscienza che il cammino sara' dannatamente duro prima che potremo rivedere un barlume di accettabilita'. Ripartiamo da zero e nemmeno da tre, per cui penso che ci tocchera' masticare gli avanzi del Napoli, abbeverarci dalle sinergie che il gruppo ADL mettera' a disposizione e portare, come si dice dalle ns. parti, il "mattone alla parete". Questa e' la realta' che ci ha offerto la lungimirante ed abilissima classe imprenditoriale barese, poi se vogliamo piangere e dimenarci sui "pistrigghi" eventuali e futuri di ADL e' altra cosa.

Comunque ...Forza Bari!

@Mr.Libidine
.....chiaro non mi riferissi solo a te, mi riferisco alla narrazione dominante che vede in AdL l'unica alternativa possibile al nulla, narrazione totalmente fuorviante poiché abbiamo i virgolettati di chi ha scelto, che ha dichiarato testualmente che c'erano alternative valide al DeLa o Lotito, ma che non avevano la stessa "valenza" e dietro la parola valenza si potrebbe aprire un mondo. Nel mio piccolo, faccio solo notare che nessuno può affermare con certezza che non c'erano alternative migliori a finire subalterni a AdL (il che è innegabile, visto che c è chi si è spinto a negare anche questo) e che noto lo stesso atteggiamento generale verso le due precedenti presidenze, quel mix di superbia e superficialità che ci ha accompagnati dritti dritti al fallimento. Tutto qui