Diceopoli ha scritto:Altre due osservazioni estemporanee da incompetente.
1) Secondo me ieri abbiamo giocato con un 4-3-3 classico, con due difensori centrali, due terzini, un mediano, due mezze ali, un centravanti e due esterni d'attacco, con la particolarità di Andersson che ritornava nella nostra metà campo per recuperare palloni, spesso pestandosi i piedi con Sabelli.
2) Non capisco perché tacciare di catenacciaro l'allenatore per il semplice fatto di aver schierato un difensore in più a pochi minuti dalla fine mentre eravamo in vantaggio 1-0 con la capolista. Grosso ha preso tante decisioni cervellotiche ed incomprensibili, ma non può certo essere rimproverato per una scelta così sensata. A mio sommesso avviso, ovviamente.
Senza voler fare il saputello, ma giusto per fare chiarezza:
il 4-3-3 prevede la presenza di due esterni alti (quelli che stanno con i piedi sulla linea laterale) e due mezzali; ebbene noi non abbiamo mai giocato con questo modulo perchè Galano non è un esterno (presa palla non punta l'avversario ma si accentra) e non abbiamo le mezzali idonee per questo modulo.
Ieri abbiamo giocato con un 4-4-2 che diventava un 3-5-2 e un 4-5-1 a seconda delle fasi di gioco.
Gyomber con Sabelli e Basha hanno fatto un eccellente lavoro di copertura del campo in base alle fasi di gioco scalando ed allargandosi o stringendosi sulle diagonali difensive (questa una vera sorpresa per me).
Galano con questa idea tattica, nata per contrastare una squadra migliore di noi, mi è parsa l'unica nota stonata di una partita pensata meglio delle ultime. Con questo tipo di idea tattica si potrebbero porre le basi per costruire una squadra più corta e più solida trovando il modo di far coesistere lo scozzese con Tello, anche a costo di sacrifici eccellenti. Una volta acquisita sicurezza e certezza della fase difensiva (dove contano moltissimo i centrocampisti centrali), si potrà pensare alla fase offensiva che latita da tempo. Contano solo i punti, non chi va in campo.