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Che cosa si diranno?

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grande fratello

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Re: Che cosa si diranno?

Messaggioda grande fratello » mar giu 17, 2025 19:15


Pino ha scritto:
grande fratello ha scritto:
Pino ha scritto:Già il fatto di giocare per una maglia, i cui tifosi hanno fame di calcio e risultati, è (deve / dovrebbe essere) spronante. A Bari, da un bel pò di tempo, non mi risulta.

Già il fatto che i giocatori hanno (dovrebbero avere) carriere e obiettivi personali davanti. A Bari, da un bel pò di tempo, non mi risulta.

Forse sul San Nicola troppe scie chimiche.
O forse troppi calciatori scarsi, a fine carriera, provenienti da stagioni negative. Le motivazioni fino ad un certo punto, altrimenti anche io e tu avremmo possibilità di giocare per la nostra squadra

Insomma, il peggio a Bari. Poi guardo altre realtà e non è che legga nomi di campioni da decine di milioni di euro, o gente per la quale le strisciare nazionali ed estere stiano a litigare per farla propria a suon di milioni di euro.

E allora, al netto della mediocrità generale, la differenza la fanno gli stimoli. Non gli stimoli dello stadio pieno, urlante e festante, ma gli stimoli dei datori di lavoro, di quelli che ti pagano per avere un determinato risultato. Sono loro che settimanalmente ti stanno (dovrebbero stare) addosso, monitorarti, applaudirti quando le cose vanno bene, incazzarsi quando vanno male.

Io a Bari sto vedendo tutto il contrario. Presente solo il giorno della partita e assente per tutto il resto. Non una parola, non un confronto, non una dimostrazione di passione per questa squadra. Con tutta questa assenza che stimoli possono avere i calciatori? Tu li avresti questi stimoli? Io, detto moooooolto sinceramente, no.

Vado in campo perché ho un contratto da rispettare, faccio il minimo sindacale tanto a fine mese vengo pagato, sono in prestito per cui alla fine me ne andrò, se sono a fine carriera strappo un contratto per non rimanere fermo. E amen. E sarà così anche con Caserta che a fine prossimo campionato sarà giudicato anche per le dichiarazioni che rilascerà. Meno parlerà, meno tirerà in ballo la SSC Bari e meglio starà.

Hai voglia a parlare di terrapiattismo. L'argomento è molto più banale e, a mio parere, più scontato di quello che sembri.
Quello che tu dici che dovrebbe fare il datore di lavoro in realtà è compito del ds, ci sono realtà che hanno stravinto il campionato con calciatori che a malapena conoscevano la faccia del presidente, cito Parma Genoa, anche Pisa. Quando leggi le altre realtà, quelle che ci stanno sopra, sono quasi tutte formate da calciatori che guadagnano di più, lo dice il monte ingaggi, te li puoi coccolare come vuoi, ma il valore quello è. Fermo restando che se Luigi va ad abbracciare i calciatori dopo una bella vittoria, c’è qualcuno che dice che quel gesto ha di per se appagato coloro che avrebbero dovuto impegnarsi fino alla fine. Se non é terrapiattismo questo…


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Pino

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Re: Che cosa si diranno?

Messaggioda Pino » mar giu 17, 2025 19:41


Il DS è assente quanto il Presidente. E le realtà che hai elencato hanno avuto DS di peso, non quelli che abbiamo avuto noi negli ultimi anni.

Monte ingaggi superiori? E certo... se a Bari facciamo la squadra con i prestiti o con i fine carriera o con quelli da recuperare che monte ingaggi dovremmo avere? E si lamentano pure che siamo in deficit... che ci rimettono soldi...

Io non vedo la terra piatta ma le mie palle a terra. Forse saranno loro ad appiattirla.
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Re: Che cosa si diranno?

Messaggioda nik » mer giu 18, 2025 11:35


grande fratello ha scritto:
Pino ha scritto:
grande fratello ha scritto:
Pino ha scritto:Già il fatto di giocare per una maglia, i cui tifosi hanno fame di calcio e risultati, è (deve / dovrebbe essere) spronante. A Bari, da un bel pò di tempo, non mi risulta.

Già il fatto che i giocatori hanno (dovrebbero avere) carriere e obiettivi personali davanti. A Bari, da un bel pò di tempo, non mi risulta.

Forse sul San Nicola troppe scie chimiche.
O forse troppi calciatori scarsi, a fine carriera, provenienti da stagioni negative. Le motivazioni fino ad un certo punto, altrimenti anche io e tu avremmo possibilità di giocare per la nostra squadra

Insomma, il peggio a Bari. Poi guardo altre realtà e non è che legga nomi di campioni da decine di milioni di euro, o gente per la quale le strisciare nazionali ed estere stiano a litigare per farla propria a suon di milioni di euro.

E allora, al netto della mediocrità generale, la differenza la fanno gli stimoli. Non gli stimoli dello stadio pieno, urlante e festante, ma gli stimoli dei datori di lavoro, di quelli che ti pagano per avere un determinato risultato. Sono loro che settimanalmente ti stanno (dovrebbero stare) addosso, monitorarti, applaudirti quando le cose vanno bene, incazzarsi quando vanno male.

Io a Bari sto vedendo tutto il contrario. Presente solo il giorno della partita e assente per tutto il resto. Non una parola, non un confronto, non una dimostrazione di passione per questa squadra. Con tutta questa assenza che stimoli possono avere i calciatori? Tu li avresti questi stimoli? Io, detto moooooolto sinceramente, no.

Vado in campo perché ho un contratto da rispettare, faccio il minimo sindacale tanto a fine mese vengo pagato, sono in prestito per cui alla fine me ne andrò, se sono a fine carriera strappo un contratto per non rimanere fermo. E amen. E sarà così anche con Caserta che a fine prossimo campionato sarà giudicato anche per le dichiarazioni che rilascerà. Meno parlerà, meno tirerà in ballo la SSC Bari e meglio starà.

Hai voglia a parlare di terrapiattismo. L'argomento è molto più banale e, a mio parere, più scontato di quello che sembri.
Quello che tu dici che dovrebbe fare il datore di lavoro in realtà è compito del ds, ci sono realtà che hanno stravinto il campionato con calciatori che a malapena conoscevano la faccia del presidente, cito Parma Genoa, anche Pisa. Quando leggi le altre realtà, quelle che ci stanno sopra, sono quasi tutte formate da calciatori che guadagnano di più, lo dice il monte ingaggi, te li puoi coccolare come vuoi, ma il valore quello è. Fermo restando che se Luigi va ad abbracciare i calciatori dopo una bella vittoria, c’è qualcuno che dice che quel gesto ha di per se appagato coloro che avrebbero dovuto impegnarsi fino alla fine. Se non é terrapiattismo questo…


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Va bene mi arrendo. Prendo atto che Bari è una società speciale, una delle poche dove i calciatori sono incorruttibili e giocano sempre per onorare la maglia fino all'ultimo respiro e seguono i desideri della tifoseria fregandosene dei rischi di impresa del datore di lavoro. Altrove può succedere per esempio che la Lazio scenda in campo demotivata l'ultima di campionato. A Bari no. Da noi queste cose non possono succedere. Qui si gioca sempre per vincere.
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Re: Che cosa si diranno?

Messaggioda grande fratello » mer giu 18, 2025 11:44


nik ha scritto:
grande fratello ha scritto:
Pino ha scritto:
grande fratello ha scritto:
Pino ha scritto:Già il fatto di giocare per una maglia, i cui tifosi hanno fame di calcio e risultati, è (deve / dovrebbe essere) spronante. A Bari, da un bel pò di tempo, non mi risulta.

Già il fatto che i giocatori hanno (dovrebbero avere) carriere e obiettivi personali davanti. A Bari, da un bel pò di tempo, non mi risulta.

Forse sul San Nicola troppe scie chimiche.
O forse troppi calciatori scarsi, a fine carriera, provenienti da stagioni negative. Le motivazioni fino ad un certo punto, altrimenti anche io e tu avremmo possibilità di giocare per la nostra squadra

Insomma, il peggio a Bari. Poi guardo altre realtà e non è che legga nomi di campioni da decine di milioni di euro, o gente per la quale le strisciare nazionali ed estere stiano a litigare per farla propria a suon di milioni di euro.

E allora, al netto della mediocrità generale, la differenza la fanno gli stimoli. Non gli stimoli dello stadio pieno, urlante e festante, ma gli stimoli dei datori di lavoro, di quelli che ti pagano per avere un determinato risultato. Sono loro che settimanalmente ti stanno (dovrebbero stare) addosso, monitorarti, applaudirti quando le cose vanno bene, incazzarsi quando vanno male.

Io a Bari sto vedendo tutto il contrario. Presente solo il giorno della partita e assente per tutto il resto. Non una parola, non un confronto, non una dimostrazione di passione per questa squadra. Con tutta questa assenza che stimoli possono avere i calciatori? Tu li avresti questi stimoli? Io, detto moooooolto sinceramente, no.

Vado in campo perché ho un contratto da rispettare, faccio il minimo sindacale tanto a fine mese vengo pagato, sono in prestito per cui alla fine me ne andrò, se sono a fine carriera strappo un contratto per non rimanere fermo. E amen. E sarà così anche con Caserta che a fine prossimo campionato sarà giudicato anche per le dichiarazioni che rilascerà. Meno parlerà, meno tirerà in ballo la SSC Bari e meglio starà.

Hai voglia a parlare di terrapiattismo. L'argomento è molto più banale e, a mio parere, più scontato di quello che sembri.
Quello che tu dici che dovrebbe fare il datore di lavoro in realtà è compito del ds, ci sono realtà che hanno stravinto il campionato con calciatori che a malapena conoscevano la faccia del presidente, cito Parma Genoa, anche Pisa. Quando leggi le altre realtà, quelle che ci stanno sopra, sono quasi tutte formate da calciatori che guadagnano di più, lo dice il monte ingaggi, te li puoi coccolare come vuoi, ma il valore quello è. Fermo restando che se Luigi va ad abbracciare i calciatori dopo una bella vittoria, c’è qualcuno che dice che quel gesto ha di per se appagato coloro che avrebbero dovuto impegnarsi fino alla fine. Se non é terrapiattismo questo…


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Va bene mi arrendo. Prendo atto che Bari è una società speciale, una delle poche dove i calciatori sono incorruttibili e giocano sempre per onorare la maglia fino all'ultimo respiro e seguono i desideri della tifoseria fregandosene dei rischi di impresa del datore di lavoro. Altrove può succedere per esempio che la Lazio scenda in campo demotivata l'ultima di campionato. A Bari no. Da noi queste cose non possono succedere. Qui si gioca sempre per vincere.
Non te ne andare da un estremo all’altro. I calciatori del Bari hanno le motivazioni e le ambizioni che hanno i calciatori di qualsiasi altra squadra, compresi i calciatori della salernitana di lotito che salì in serie A. Che poi i Dela spendano il minimo indispensabile per non rimetterci e mettano il lato economico prima di ogni risultato sportivo, siamo tutti d’accordo. Il resto, compresi abbracci, gesti subliminali, e cos sono solo pipponi mentali


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