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ven nov 05, 2004 17:47

Post spettacolare.........

Dico la mia:
Ricordo quando a poggiofranco facevamo le sfide tra le tre rotonde - Via Che Guevara / Via R. Kennedy / Via G. Tauro...
Il campo del Maresciallo...il campo dell'Amicizia (Parco Domingo)...
La domenica mattina, dopo la messa, tutti in rotonda a giocare...
Io ero il + piccolo e mi mettevano sempre in porta (l murt lor)...
Andavamo a caccia di lucertole in campagna...quella mitica campagna ora sostituita dallo stradone (dove andavano le coppie a trombare prima che intervenisse l'Enel)...dallo Sheraton, dal Mozart..dalle varie scuole...
Andavamo a rubare le garrube..le mandorle...costruivavamo case sugli alberi...ci arrampicavamo sugli alberi e prendavamo le pigne che poi andavano sistematicamente bruciate facendoci gustare pinoli caldi appena cotti...
Andavamo a Modugno a mangiare i panzerotti a 500 lire e il frullato a 750 lire...
Le patatine di Zum Zum...
I panzerotti di "Di Cosimo"..(kid camb'n angor)
I miei amici che prendevano i "palloncini" per terra e li gonfiavano...(immaginate le mazzate che si prendevano dai genitori dopo una sana doccia...)
Avast...stam a fè vecchje!!!

ven nov 05, 2004 18:13

Dico solo una cosa: indovinate com'è che adesso gioco sempre in porta...

E' cominciata per via della "segregazione" in quel ruolo, dovuta alla... pochezza tecnica con i piedi :roll:

E adesso nel cortile di casa mia, non ci sono più bambini che giocano... anni fa eravamo in tanti... e passavamo le giornate con il pallone :D

sab nov 06, 2004 19:52

GRANDE ZIO BELLO :wink:

sab nov 06, 2004 20:06

Molla il polpo ha scritto:Mi permetto di aggiungere:
- Tonino Carino da Ascoli
- Quella che chiamavamo "rionetta", ovvero la collezione completa delle figurine della squadra del cuore. Invidia per chi l'aveva completata e possibilità di guadagnare un mucchio di figurine se avevi un giocatore che mancava a qualcun'altro o di darne parecchie se ti mancava un giocatore
- Le bustine dei calciatori a 50 lire l'una
- Le scarpe "occhio di bue"
- La partita domenicale dopo la messa o immediatamente dopo pranzo
- La partita domenicale con la radiolina vicino al portiere a cui chiedere sempre i risultati (bestemmioni quando si scaricavano le pile o non prendeva bene)
- Il pallone di cuoio o l'orologio al quarzo come regalo di Natale (tenuti su di un
altarino e sfoggiati agli amici a Santo Stefano)



:wink: :wink: :wink: :wink:

sab nov 06, 2004 20:19

-I PALLONI INCASTRATI SOTTO LE MARMITTE DELLE 127
-L'ESTATE DURANTE LE VACANZE SCOLASTICHE SCENDEVI E COMINCIAVI A TRACCIARE LE LINEE DEL CAMPO D'ASFALTO, AVEVAMO LA "PASCIENZA" DI FARE AREA PICCOLA,AREA GRANDE, CENTRO CAMPO E LINEE LATERALI E DI FONDO, PRENDAVAMO LE MISURE ED USCIVANO PERFETTE,HO AVUTO LA FORTUNA DI ABITARE A BITRITTO IN PERIFERIA E LE DISTESE DI ASFALTO ERANO IMMENSE
-I PASSAGGI TIRI IN PORTA NEL CORTILE COL SIGNOR ZONNO CHE GASTEMAVA PER LE PALLONATE RICEVUTE SOPRA ALLA RITMO
-SCENDEVI ALLE 9:00 E SALIVI ALLE 13:00 RISCENDEVI ALLE 17:00 E RISALIVI ALLE 21:00...8 ORE DI CALCIO AL GIORNO
-ENTRAVI NELLA VASCA DA BAGNO E L'ACQUA DIVENTAVA NERA
-LE SFIDE "PARCO DORA" CONTRO "PARCO LA QUERCIA", ALL'INIZIO ERANO SEMPRE PALATE MA POI IMPARAMMO A GIOCARE MEGLIO NOI
-I TORNEI "AL CAMPO DELLE SCUOLE MEDIE"
-LE PARTITE CON MIO CUGINO QUANDO VENIVO A BARI AL CAMPO FASULO
-LE PARTITE ALLA PIAZZETTA DI POGGIOFRANCO QUANDO VENIVO A TROVARE MIA NONNA A SCOMMESSA DI 1.000 LIRE
-LA COLLETTA DI 500 LIRE A TESTA PER ANDARE A COMPRARE IL PALLONE DA CICCI' BLE' BLE'
-LE GINOCCHIA E I GOMITI SEMPRE SBUCCIATI
-UN DUE TRE FUORI "ARIA"
- GIOCAVAMO AD ESSERE MAIELLARO,JOAO PAOLO,PLATT,BARONE,BAGGIO,VAN BASTEN
-SCAPPAVAMO SE FACEVAMO SUONARE L'ALLARME ALLA RITMO DI ZONNO
-ZONNO CHE PERO' A 60 ANNI SUONATI SI FERMAVA A GIOCARE CON NOI OGNI TANTO
-CERCAVO DI IMITARE IL TIRO DI LORENZO AMORUSO PICCOLO IDOLO PERSONALE DOPO CHE ME LO FECERO CONOSCERE
-LE "SPRINTER" CON I TACCHETTI COMPRATE A 15.000 USATE SULL'ASFALTO
-I MAZZETTONI DI FIGURINE PANINI E L'ODORE CHE MI FACEVA IMPAZZIRE

sab nov 06, 2004 20:21

:cry: :cry: :cry: :cry: :cry:

dom nov 07, 2004 22:31

EEE

gio nov 11, 2004 5:41

mudduuuu sentite questa... il pallone di VINCICAMPIONE!!!

Spettacolare...

poi... il libro del catechismo...

31 mi salvo... anzi ... 31 salvo A tutti...

da me... da me... da me... (il tocco)

"aspitt dda... " " và...vaà... vai a ricorrere a tuo cugino a ma vdè propr.."

la Cricket (bici cross)

Le cicci polente

le stick

il piedone (gelato eldorado panna fragola e alluce al cioccolato)

i tornei...con relativi gironi...

a fare a cambio...(figurine)

GIIIIIAAAACOOOOOOOMOOOOOOO (la mamma di un mio amico che lo kiamava alle 13... proprio quando iniziava il Pranzo è servito con il mitico Corrado...)

a ma sci a bèèv...(la fontana della zona....)

c si 'nvaaam!!!! (se non vuoi prestare il pallone)

il grillo parlante...

ooo famm fa nu ggir(bici nuova...)

Lina strazzapallun...(personaggio femminile di avanzata età che soleva impuntare lame di coltello sulla superficie di gomma della sfera caduta per errore nel suo giardino, producendo un taglio e il relativo sfonfiamento dell'oggetto...)

tu ada scì.... t'a piasciuut a t'rè foort....

Simeone nel Pisa

Fanna e Di Gennaro troppo forti

alla Fiera dopo la partita per utilizzare i biglietti regalati

l'odore della pioggia in estate

il sussidiario

gh=ghianda.... (illustrazione in aula...)

il Raider...(twix...)

le goleador

il pop swatch

:cry:

gio nov 11, 2004 5:43

e mio padre: "t puuuz a stè bbun!!!!"
quando tornavo a casa ferito... SEMPRE!

gio nov 11, 2004 9:53

quoto carbonarese :D :D :D

mado' il piedoneeeeeeeeeeee chemalinconiaaaa :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:

gio nov 11, 2004 10:13

grande passione, grandi ricordi!!
bellissimo post...!

p.s. chi si ricorda Ipsaro Passione del Pisa ai
tempi di Kieft (si scrive cosi?) ...?

gio nov 11, 2004 11:08

grande zio bello!!!!! e a la contror che non se potev sci abbasc a scuquà???? aviv aspett le 4 ......
che bello ricordare il profumo della mia città!!!!!!!

gio nov 11, 2004 11:21

Bolis e Papais, serie B - Monza: sestuplone o settuplone.
Semb' nnanz l'tnev...
L'album panini con le caricature degli stranieri.
L'album della Flash che usciva prima del Panini, ma faceva schifo.
Gli (o le) Stickers.
Le Kickers.
La maglia del Bari di "Le Puchain".
Le dispute su quale fosse lo Yashin migliore: quello marrone (ritenuto il più duro), quello bianco (più leggero) o quello blu (il più raro e dunque il più ambito).
La copia scarsa del Tango, il Conti.
Le partite tutti contro tutti.
"Mò me lo ripaghi". Il pallone finito sui rovi.
Il terrore che si materializzasse l'amministratore di condominio durante una vietatissima partita in giardino.
Le sbonnate che finivano in faccia alle bambine e conseguente inevitabile sequestro del pallone da parte delle madri.
Processione a casa delle signore per farselo restituire.
"Bettarelloooooooo".
"Il pallone di cuoio non lo porto perchè si rovina".
Il malato presente in ogni giardino che per anni contava i propri goal anche quando giocava in corridoio col fratello: 1342, 1343, 1344...
Le gare a chi sparava il campanile più alto: a me è arrivato al quinto piano, no non è vero, al quarto...
Le scarpe coi tacchetti indossate la mattina e tolte prima di andare dormire.
La centoventisette rustica.
I vespini col 181 piombato.
I topini aggrappati dietro gli autobus.
La macchinetta col pomello giallo da tirare che cambiava le cento lire in gettoni telefonici.
Le tre square in cui a 15-16 anni giocavamo tutti: Abruzzese, Pro Inter e Puglia Sport.
Caffè borghetti, caffè borghetti, tre dumìl.
Se pioveva, u' parapiò, u' parapiò, parapioggiaaa.
Artel, artel, ai fai artel.
Bai morris bai morris bai morris.
Ettore Frangipane da Udine, Ferruccio Gard da Verona, Rolando Nutini da Pisa, quello di Caùsio.
I lanci di Ronzani in Bari-Pescara 2-0: promozione in A ed esami di terza media il giorno dopo.
Il goal di Elkijaer alla Juve senza una scarpa.
Il panico di quella volta che mi si cominciò a muovere la sedia sotto il culo mentre vedevo la differita di Inter-Juve delle 19: era domenica 23 novembre 1980. Non una bella giornata.

Ragazzi, tendo ad intristirmi e quindi chiudo.
La mia è stata un' infanzia felice. Sono stato fortunato.

Un saluto a tutti e forza Bari.
Ci vediamo a Trieste.
Svedese.

gio nov 11, 2004 11:23

Bolis e Papais, serie B - Monza: sestuplone o settuplone.
Semb' nnanz l'tnev...
L'album panini con le caricature degli stranieri.
L'album della Flash che usciva prima del Panini, ma faceva schifo.
Gli (o le) Stickers.
Le Kickers.
La maglia del Bari di "Le Puchain".
Le dispute su quale fosse lo Yashin migliore: quello marrone (ritenuto il più duro), quello bianco (più leggero) o quello blu (il più raro e dunque il più ambito).
La copia scarsa del Tango, il Conti.
Le partite tutti contro tutti.
"Mò me lo ripaghi". Il pallone finito sui rovi.
Il terrore che si materializzasse l'amministratore di condominio durante una vietatissima partita in giardino.
Le sbonnate che finivano in faccia alle bambine e conseguente inevitabile sequestro del pallone da parte delle madri.
Processione a casa delle signore per farselo restituire.
"Bettarelloooooooo".
"Il pallone di cuoio non lo porto perchè si rovina".
Il malato presente in ogni giardino che per anni contava i propri goal anche quando giocava in corridoio col fratello: 1342, 1343, 1344...
Le gare a chi sparava il campanile più alto: a me è arrivato al quinto piano, no non è vero, al quarto...
Le scarpe coi tacchetti indossate la mattina e tolte prima di andare dormire.
La centoventisette rustica.
I vespini col 181 piombato.
I topini aggrappati dietro gli autobus.
La macchinetta col pomello giallo da tirare che cambiava le cento lire in gettoni telefonici.
Le tre square in cui a 15-16 anni giocavamo tutti: Abruzzese, Pro Inter e Puglia Sport.
Caffè borghetti, caffè borghetti, tre dumìl.
Se pioveva, u' parapiò, u' parapiò, parapioggiaaa.
Artel, artel, ai fai artel.
Bai morris bai morris bai morris.
Ettore Frangipane da Udine, Ferruccio Gard da Verona, Rolando Nutini da Pisa, quello di Caùsio.
I lanci di Ronzani in Bari-Pescara 2-0: promozione in A ed esami di terza media il giorno dopo.
Il goal di Elkijaer alla Juve senza una scarpa.
Il panico di quella volta che mi si cominciò a muovere la sedia sotto il culo mentre vedevo la differita di Inter-Juve delle 19: era domenica 23 novembre 1980. Non una bella giornata.

Ragazzi, tendo ad intristirmi e quindi chiudo.
La mia è stata un' infanzia felice. Sono stato fortunato.

Un saluto a tutti e forza Bari.
Ci vediamo a Trieste.
Svedese.

gio nov 11, 2004 11:40

Grande Svedese e carbonarese .. mi sono leggermente commosso leggendo i vostri ricordi che sono anche i miei..
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