Alle 12.30 i calciatori della Nocerina sono rimasti chiusi dentro lo spogliatoio dello stadi Arechi. Decisione presa, comunicata all'arbitro Sacchi di Macerata: "Noi non scendiamo in campo, perché minacciati di morte dai nostri ultras". La lunga giornata di Salerno è cominciata così: con il rischio altissimo che non si giocasse il derby campano di Prima divisione, Salernitana-Nocerina, in programma alle 12.30. Poi, è intervenuto il Questore di Salerno, Antonio De Iesu, che ha tranquillizzato i calciatori. Il derby si gioca, ma alle 13.10: con quaranta minuti di ritardo.
TRASFERTA VIETATA — Salernitana-Nocerina è un derby che si trascina dietro una profonda e storica rivalità tra le due tifoserie. Al punto che per questo derby era stato deciso di chiudere il settore ospiti dello stadio Arechi, vietando così la trasferta a Salerno ai tifosi di Nocera Superiore e Nocera Inferiore. Una decisione che, stando agli episodi delle ultime ore, sembra aver decisamente infiammato gli animi, provocando una reazione sconsiderata da parte degli ultras rossoneri.
LA RICOSTRUZIONE DEL QUESTORE — Questa la ricostruzione dei fatti del Questore di Salerno, Antonio De Iesu: "I dirigenti della Nocerina si sono impegnati per convincere i propri giocatori a scendere comunque in campo, dopo le intimidazioni ricevute davanti al quartier generale della squadra, in un hotel a Mercato San Severino, alla partenza del pullman, da circa duecento presunti ultras. La parte malata della tifoseria rossonera, una parte minoritaria, ha inscenato forme di minacce che prefigurano reati penali. Ma l'ordine pubblico è garantito, il derby si può giocare in condizione di massima sicurezza. Non ci sono stati scontri tra le opposte fazioni".
CACCIA ALL'UOMO — E così arriviamo a questa mattina, immediata vigilia del derby. Quando i calciatori della Nocerina sono stati minacciati di morte dai propri tifosi. "Non dovete scendere in campo a Salerno, altrimenti vi ammazziamo". All'Arechi le due squadre, Salernitana e Nocerina, sono arrivate regolarmente. Ma, mentre i calciatori granata svolgevano regolarmente il riscaldamento, quelli rossoneri sono rimasti chiusi nello spogliatoio comunicando poi all'arbitro di aver deciso di non giocare. All'interno dello stadio, dove ci sono 7.000 spettatori, non si sono verificati incidenti. Mentre all'esterno, a 5-600 metri dallo stadio, gruppi di persone fermano le automobili in transito: chiedono i documenti, si va a caccia di residenti nell'Agro nocerino. A Salerno una giornata da dimenticare.
3 CAMBI IN 50 SECONDI — Alle 13.10, il fischio d'inizio di Salernitana-Nocerina. Dopo 40' di ritardo. I giocatori della Nocerina hanno fatto il loro ingresso in campo indossando una maglia bianca, naturalmente in segno di protesta, che copriva la maglia rossonera. Tutto finito qui? Nemmeno per sogno. Perché dopo appena 50 secondi di gioco il tecnico della Nocerina, Gaetano Fontana, completava le tre sostituzioni previste dal regolamento senza alcun motivo, tattico o d'infortuni. Sono usciti: Polichetti, Evacuo, Figarrotta, al posto dei quali sono entrati: Cremaschi, Malcore, Jara Martinez.
LA FARSA: 4 INFORTUNI DOPO 15' — Nonostante le rassicurazioni della questura, però è bastato pochissimo per capire la strategia della Nocerina. Dopo i tre cambi in cinquanta secondi, sono arrivati infortuni a raffica tra i rossoneri: al 3' out Remedi, al 7' Palma, al 13' Danti e al 15' Kostadinovic. Dopo 15' Nocerina in 7 uomini. Al 21' quinto infortunato.
http://www.gazzetta.it/Calcio/10-11-201 ... 4712.shtmlps. E' vero che non ci sono retrocessioni ma la Nocerina è sull'orlo del fallimento