Re: Ultras in Italia
Inviato:
mer mar 23, 2011 15:40
da foggia
lunga ma piacevole
L’evoluzione…
Mi chiedo da un bel po’ cosa sia successo al mondo che amo, come sia stato possibile arrivare a questi punti, dove abbiamo sbagliato e cosa si poteva fare, non ho tante risposte a tutte queste domande, se non una, è colpa NOSTRA.
Cosi come nella vita, allo stadio, conta apparire e non essere.
Tanti di noi, TROPPI di noi essere umani, ogni giorno prima di uscire di casa, si mascherano, CAMMINANO COME NEI WESTER DI UNA VOLTA, SENZA CINTURONE E COLT, si truccano, si alzano con tacchi 12, si depilano, uomini e donne, si specchiano 100 volte, curano i minimi particolari, la camminata, come tenere la sigaretta, come parlare, come chiedere anche un semplice caffè, si atteggiano a vip televisivi, vivono di rotocalchi, di reality, di false illusioni, di mutui per ogni cosa, imprigionati nei video poker, nei gratta e vinci, nel super enalotto, stanchi da serate passate a contar balle alle persone che “amano”, e le ore successive le passano nei night, a farsi fottere da donne super belle, arrivate da chissà quale strada.
Ci si cambia per ogni occasione, ci si traveste, non viviamo più in branch,i troppo impegnativ0, non amiamo troppo dividere con gli altri, preferiamo scambiarci amicizie del ***** su internet, con nomi immaginari e foto contorte, piuttosto che affrontarci e dialogare dal vivo, sai che palle far uscire le parole dalla bocca, meglio, molto meglio scrivere da un computer in pigiama dal lettone di casa, e sgrillettarci il deretano.
Tutto questo, con l’aggiunta della poca voglia di lavorare, meglio dire, evitare di fare certi lavorini pesanti, dove sudi, ti spacchi le culatte, ti escono i calli e magari ti rovini il trucco del giorno, passando anni nell’attesa di trovare il lavoro giusto, ecco che in Italia ci sono 2 milioni di senza lavoro, di cui sicuramente diversi senza lavoro ci sono per davvero, ma troppi piuttosto di fare lavori di fatica preferiscono farsi mantenere dai genitori, o altri modi.
Tutto questo condito dà macchine che sanno far tutto, parlo di automobili, di cellulari di quindicesima generazione, di computer ultrà veloci, e da scopate a pagamento, con pompino e quant’altro.
Negli anni ci siamo persi per strada, coinvolti nel marasma del progresso, fidi telespettatori di un mondo televisivo assurdo, fatto di programmi manipolatori e dà uomini e donne troppo belli per essere veri, cosi come siamo sommersi da palestre, diete, creme, e alzi la mano chi và in palestra per star bene, la gente và per poter sfoggiare quella gonna li, quel vestito là, e quel v********o qui…e che *****.
DICIAMO CHE SIAMO FALSI COME UNA BIRRETTINA ANALCOLICA.
In tutto questo, fra tutto questo c’è il mio mondo ultras, quello che ti alzavi alle 8 di mattino, e alle 10 eri già in zona stadio o con gli altri, quello che andavi sempre in giro con la tua sciarpa al collo, ma non di Cavalli o Armani, quella della cremo in questo caso.
Sto mondo è cambiato, tenendo il passo del evolversi, del fingere, e cosi, ecco i vestiti da stadio, non troppo pacchiani, e ci sono mille esempi, le polo con un mini ricamino qui, ma solo se sta bene, se no zero, felpe extra lusso, giubbotti che costano come un rene, le sciarpe con scritte assurde, e poco del tuo credo, tutti vestiti uguali, occhio a non essere troppo colorato, si sa mai che ti viene un cancro, mi raccomando, le bandiere microscopiche, che portarle in giro pesa, sai che palle tutta sta roba dietro, meglio, molto meglio sembrare casual, e portarsi anche le pezze con scritto sopra, ma se sei casual, che ***** scrivi?
Mini gruppetti, i soliti si dice, quelli fidati, quelli che sei sicuro, ma sicuro de che? Che poi ti lamenti se vedi la tua tifoseria ridicola o allo sbando, sicuro de che, visto che ti lamenti ogni 3x2 come eravamo una volta, sicuro de che ragazzo ultrà, che manco abbiamo più il coraggio di chiamare gemellaggio i giust’appunto gemellaggi, fatti col sangue, con patti da far rabbrividire e rotti da nuove generazioni ridicole e modaiole, tenuti con le mollette da pochi “VECCHI”, e poco considerati da città, e provincie, tutto per colpa della poca voglia di apprendere e rispettare chi il mondo ultras l’ha creato e portato avanti con ferite visibili e anni di vita.
Anche se tanti vecchi, troppi direi, sono l’esempio al contrario di quello che vado scrivendo in queste poche pagine, troppo presi dal denaro curvaiolo, troppo presi dal dire: quando c’eravamo noi , ma che palle ragazzi, e mi chiedo anche, cosa possa imparare un giovane da questi elementi, che esempio possano essere per le nuove generazioni.
Esiste anche il personalismo da visibilità, nel marcio, nel degrado ecco che spuntano questi, quelli silenziosi, ma, sempre pronti a sfruttare il momento per saltar fuori dal loro guscio, sembrando quello che non sono, defilandosi quando serve e pronti invece a mostrarsi quando intorno c’è miseria, diffide, arresti, scelte NON di COMODO e caccia all’uomo da parte della questura di turno, questi sono i peggiori, sembrano il Fabrizio Corona di turno, ultras immagine, senza patente ma alla guida di super macchinone regalati o di curve, tifoserie senza coerenza.
Inutile rivangare il passato direbbe qualcuno, io dico no, parliamo invece del passato, quando si era veri, quando non andavi in curva per farti SOLDI, per vendere abbonamenti regalati dal presidente di turno, quando non chiedevi il PIZZO per far mettere lo striscione ad un gruppo della tua curva, o se lo facevi, era NA QUESTIONE DI GRUPPO, DI CURVA E NON PERSONALE...e gli esempi potrebbero continuare vendite di materiale, gestione dei biglietti, rivenduti con prezzo triplicato se non peggio, senza dimenticare le schifezze viste in certe piazze dove sono stati fatti chiudere gruppi storici, solo per interessi di soldi, parcheggi e via diecendo.
Sto mondo la tessera del tifoso l’aveva già, MARONI ha solo messo in evidenza come siamo diventati, e lo si vede ogni giornata di campionato cosa siamo-
Non siamo stati capaci di combattere per nulla, se tolgo poche piazze e soprattutto singoli individui, siamo stati un fallimento, abbiamo sventagliato per anni, decenni, al mondo che noi eravamo il meglio, che i nostri striscioni erano la nostra vita, che i nostri simboli sarebbe morti con noi, che un ideale non lo vendono al supermercato, che per difendere il nostro essere e la nostra storia, non bastavano i carri armati, invece? Eccoci qui, zitti, ubbidienti, meschini e fin troppo in ginocchio, ognuno con i suoi problemi, ognuno con i suoi INTERESSI, le sue SCUSE, ancora a mettere nonostante tutto certi simboli, certi nomi, senza farsi schifo da soli, senza essere capaci di ammettere che la parola ULTRAS non ci si addice più, senza vergogna, incapaci di lasciare vuoti gli stadi, incapaci di andare ovunque senza permessi, incapaci di quasi tutto, se non farsi due seghe alla prima microscopica azione.
Non tutti siamo cosi, ci sono realtà e realtà, gente che vive aggrappata al vero, al vecchio mondo ultras, e gente che si evoluta, vendendosi agli slogan, al finto e ai soldi, questi ultimi purtroppo sono i visibili, sono le grandi piazze, e se facciamo due conti, siamo rimasti ben pochi a respirare quel sano e vero odore da stadio.
Io resto con i pochi, ma veri, NOI, restiamo cosi, se ci SAREMO LO VEDRETE, non siamo mai stati omologati e non lo saremo mai, in un mondo ultras allo sbando, parleremo con i nostri gemellati, con gli altri amici, due cose ben diverse, ci muoveremo come crederemo meglio, evitando direttive precise dettate da un osservatorio o da altri per loro, cercheremo di fare del nostro meglio per RISPETTARE NEL MIGLIORE DEI MODI CHI C'ERA..., questa l’unica cosa che conta.
Mettere la nostra sciarpa, vivere dalle prime ore del mattino ogni partita, seguendo gli insegnamenti lasciateci da chi ci ha preceduto, fieri di quello che siamo, di quello che siamo riusciti a fare sino ad ora, e di quello che faremo: sempre contro la tessera e NON faremo la tessera, e se questo ci impedirà di esserci, lo vedremo strada facendo.
Non pensare, AGISCI.
ULTRAS?...
Re: Ultras in Italia
Inviato:
lun mar 28, 2011 19:23
da 70018
Brutta avventura per alcuni tifosi della Nocerina, in trasferta a Taranto per seguire il match del campionato di Prima Divisione tra la loro squadre del cuore e quella del capoluogo pugliese, terminata con la vittoria degli jonici per due a uno.
Attorno alle diciannove un'auto di tifosi si è fermata per una breve sosta nella stazione di servizio Agip, situata lungo la statale 106 Jonica all'altezza di Metaponto, esercizio chiuso di domenica proprio per evitare le conseguenze prevedibili delle trasferte di alcune tifoserie particolarmente esagitate.
Mentre i giovani campani stavano consumando un panino, sono stati vittime di un vero e proprio blitz da parte di altri tifosi: alcune auto si sono fermate sul ciglio della statale Jonica, sono scese una ventina di persone che, in due minuti, hanno spaccato un vetro dell'auto ferma nel distributore, gettando all'interno un fumogeno che ha dato vita ad un principio di incendio.
Il gruppo di ultras si è poi allontanato riprendendo il suo viaggio.
Immediato l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno provveduto a spegnere le fiamme senza provocare ulteriori danni alla vettura, e degli agenti della Polizia della Questura di Taranto e dei commissariati di Scanzano Jonico e Pisticci.
I poliziotti hanno avviato le indagini per risalire all'esatta dinamica dell'accaduto e soprattutto per ricostruire la provenienza del gruppo di ultras.
Un episodio che ripropone, ancora una volta, la questione delle trasferte domenicali dei tifosi che, con le loro azioni spesso esagerate e nonostante l'ampio dispiegamento di forze messo in campo da Polizia e Carabinieri, provocano difficoltà e disagi a chi viaggia, a chi lavora e a chi vuole semplicemente divertirsi per una partita di calcio.
Re: Ultras in Italia
Inviato:
lun mar 28, 2011 19:25
da 70018
Tessera del tifoso E adesso che fa Maroni?
Violenza negli stadi (e dintorni): la situazione quest'anno è migliorata, anche se la battaglia è ancora lunga e tutto il progetto della tessera del tifoso va rivisto.
A vantaggio dei tifosi. Ultimamente ci sono stati alcuni episodi di allarme, anche se, fortunatamente, con pochi danni. Si temeva ad esempio per il comportamento di alcuni sostenitori del Gruppo denominato "Ultras Italia" a Lubiana: ma un attento controllo della polizia italiana, in collaborazione con quella slovena, ha evitato qualsiasi incidente o brutta figura (come in passato). Solo qualche tifoso, senza biglietto, non ha potuto entrare nello stadio. Un altro episodio. Fiorentina-Roma Primavera: 300 tifosi giallorossi non tesserati, lancio di fumogeni (zero denunce). Fiorentina-Roma di campionato: 600 tifosi giallorossi tesserati, nessun problema. Vergognoso invece il comportamento di alcuni sostenitori del Torino e della Juventus che in occasione di una partita di beneficenza, per la ricerca sulla Sla, hanno tentato di scatenare incidenti. Forse in ricordo dei derby. Da Roma, vengono spedite intanto molte email all'Uefa di tifosi contrari alla tessera del tifoso. Da Nyon, silenzio. Si sa che Michel Platini è contrario a qualsiasi forma di schedatura, tessera inclusa, ma il massimo organismo europeo non interviene mai in questioni interne delle sue Federazioni. Di sicuro, comunque, a fine stagione qualcosa andrà fatto. Il Viminale vorrebbe che in trasferta andassero solo i tifosi tesserati (salvo qualche caso particolare, con forte impegno dei club di casa).
Di sicuro, il doppio "binario" (tesserati in tribuna e gli altri nella gabbia degli ospiti...) non può funzionare. Inoltre i club devono davvero capire che la tessera del tifoso si chiama così perché deve venire incontro ai tifosi, e non penalizzarli, come successo troppe volte quest'anno. Non deve essere la tessera del business. Maroni non vuole tornare indietro? Ok, ma deve obbligare i club a fare la loro parte, altrimenti la tessera sarà sempre vista come uno strumento di polizia. E non deve essere così. Dal Viminale sostengono, ad esempio, che quest'anno grazie alla tessera i tifosi del Napoli sono tornati in trasferta, anche perché quei 200-300 che facevano casino, causando danni, ora se ne stanno a casa. Sarà anche così: ma si poteva trovare un altro sistema per bloccare quei 200-300 senza istituire la tessera del tifoso? Sì, si poteva. Ma è stata scelta questa strada tortuosa, e, come detto, a volte troppo penalizzante per tifosi (e ultrà) perbene, che sono la stragrande maggioranza. Vanno emarginate le frange di violenti di mestiere, dei tifosi che-come dice Platini-hanno fatto un business col calcio. Ma bisogna agevolare chi vuole vivere la partita in maniera civile. Con un tifo "forte", ma nei limiti delle regole. La strada, come detto, è ancora lunga: e tutti, ripeto tutti, devono fare la loro parte. Non solo Maroni.