“Mi manca tanto, è stato un anno meraviglioso dal punto di vista personale e professionale” nostalgia e orgoglio per Stefano Antonelli, ex direttore sportivo del Bari, che ricorda così il suo unico anno trascorso nella dirigenza biancorossa, il primo dell’era Paparesta. Il DS romano, intervenuto telefonicamente ieri sera durante la trasmissione televisiva BariForever, ha analizzato la scorsa stagione al fianco del presidente Paparesta ripercorrendo tutto il lavoro svolto in quello che è stato definito appunto l’anno zero: “Era stata fatta una squadra che a settembre quasi tutti davano per probabile favorita, sicuramente una buona squadra. Quello che è mancato lo scorso anno è stata sicuramente l’esperienza, in tutti i settori, anche in campo. Avevamo una squadra basata sui giovani, uno zoccolo duro che veniva da un’emozionante cavalcata verso i play-off ma che probabilmente non aveva quel carattere e l’esperienza per gestire alcuni momenti, alcuni episodi. Siamo mancati nei momenti più importanti e alla fine ci sono mancati quei 5-6 punti che ci avrebbero permesso di accedere ai play-off. La mia grande soddisfazione è quella di aver partecipato al primo anno della gestione Paparesta. C’era da costruire tutto e spero di essere stato un elemento di quelli che ha aiutato a questa costruzione. Sicuramente ci è mancata l’esperienza, la cattiveria agonistica e la gestione di alcuni momenti. Mi ricordo un 94° minuto a Trapani dove abbiamo buttato due punti, un 96° minuto a Frosinone e sono altri due punti e siamo a quattro. Bastava davvero gestire meglio due-tre partite per metterci nella condizione di fare il campionato che volevamo. Abbiamo fatto questo errore, ma quest’anno memori di questa esperienza si è lavorato per ottemperare quel gap“.
Una squadra effettivamente completamente diversa quest’anno che è riuscita in questo avvio, a parte la sconfitta di Crotone, ad ottenere risultati importanti con avversarie altrettanto competitive. 11 punti in classifica, -2 dalla vetta e la sfida con il Lanciano alle porte. Antonelli nutre ottimismo ma predica calma: “Il campionato di Serie B è difficile, lungo e pieno di insidie però quest’anno credo che ci siano i presupposti reali per poter fare qualcosa di importante. Lo scorso anno è stato l’anno zero, quello in cui si va a ricostruire un po’ tutto: la società , la squadra, il settore giovanile, ogni reparto di questa azienda. Ho avuto la fortuna di partecipare all’anno zero di questa azienda. Sicuramente mi aspettavo e speravo di poter far meglio dal punto di vista dei risultati. Come costruzione è stata ottimale, ma come risultati purtroppo no. Quest’anno vedo una squadra più esperta, una società con un anno in più sulle spalle sta gestendo meglio e percorrendo un percorso più idoneo per raggiungere un traguardo importante“.
Chiusura sui tifosi baresi, sulla loro passione, sul loro calore che anche Antonelli ha avuto modo di provare. L’augurio del DS va alla piazza biancorossa: “Ogni volta che ho il piacere di parlare di Bari inizio dicendo che sono a modo mio il primo tifoso di questa squadra. Quello che auguro è di avere le soddisfazioni che meritano e che mi hanno dimostrato di meritare. Ho sempre detto a tutto il mondo del calcio che lavorare a Bari non è lavorare in B ma è lavorare a prescindere in Serie A perchè loro sono tifosi da Serie A, una città da Serie A e io gli aspetto lì“.
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