D.Nicola: "A Trapani per vincere. Dovremo immaginare di giocare davanti ai nostri tifosi. Gli arbitri..."
Potrebbe essere l'ultima occasione per riprendere il treno play-off e forse sarebbe il caso di togliere il condizionale. Trapani rappresenta un crocevia fondamentale per questo finale di campionato per i biancorossi chiamati a sfoderare una grande prestazione, senza possibilità alcuna di poter riparare ad eventuali scivoloni inaspettati. Il tecnico dei galletti Davide Nicola avverte questo clima da "ultima spiaggia" e nell'usuale conferenza stampa pre-partita ha cercato di dare la carica alla propria squadra pur costretto domani a fare a mano di due importanti elementi come Donati squalificato e Rinaudo infortunato. Ecco cosa l'allenatore piemontese ha dichiarato alla stampa: "Domani mancheranno due giocatori importanti come Donati e Rinaudo, ma sin dalla gara in casa contro il Lanciano la squadra ha trovato una sua identità ed un suo preciso assetto. C'è uno scheletro composto da otto-nove pedine fondamentali e, in caso di indisponibilità , chiunque subentri è chiamato ad inserirsi in un contesto già rodato. Si continuerà così fino alla fine". Il Trapani non è una compagine da sottovalutare e Nicola ne è perfettamente conscio. "Anche se avremo a che fare con un'ottima squadra ben allenata da Cosmi - ha precisato - andremo a Trapani per cercare la vittoria, come abbiamo fatto ogni volta che siamo scesi in campo. Fino ad ora, è vero che abbiamo fatto meglio in casa, ma le sconfitte che sono arrivate in trasferta le abbiamo rimediate solo perché abbiamo tentato di fare bottino pieno. Lontano dal San Nicola, però, il nostro gioco è stato sempre e comunque lo stesso sebbene poi non siano arrivati i risultati. In Sicilia dovremo affrontare adeguatamente il clima ostile che ci faranno trovare fregandoci di ciò che ci succede attorno e immaginando di giocare davanti alla nostra tifoseria. Manca poco alla fine del campionato e giocare in casa o fuori non fa differenza. Bisogna mantenere la stessa mentalità . Credo che sia giusto fare proclami per rendere manifesti i nostri sogni, ma che ognuno pensi al proprio compito. Il mio consiste nel concentrarmi sugli aspetti tecnici delle gare". Dopo il riferimento agli arbitraggi di quest'anno fatto dal direttore sportivo Stefano Antonelli in questi giorni, l'allenatore del Bari non ha molta voglia di aggiungere altro: "Degli arbitri preferisco non parlare perchè sono un fattore che non posso controllare direttamente e quindi sprecherei il mio tempo. Dico solo che contro il Crotone non ho visto una direzione di gara che possa definirsi serena". A pochi match dal termine del campionato, è inevitabile fare dei bilanci di quanto fatto: "Fino ad ora il mio bilancio personale può dirsi positivo. Da quando sono arrivato - ha aggiunto - il Bari è la quarta squadra del campionato per punti totalizzati. Certo, è giusto che le valutazioni vengano fatte a fine stagione, ma posso dire di essere moderatamente soddisfatto. Al mio arrivo penso di essere stato abbastanza chiaro quando ho sostenuto che questa non fosse una squadra costruita per la serie A. Dopo il mercato di gennaio ho invece dichiarato che potevamo piazzarci tra le prime otto in classifica e di questo sono ancora convinto. La serie B è però un torneo difficilissimo e molto particolare. Di solito ha la meglio chi riesce ad offrire una certa continuità ed io penso di saperlo molto bene avendo avuto a che fare con questo campionato per tanti anni, prima da giocatore e adesso da allenatore. I play-off? Giochiamo le partite che restano e poi vedremo, anche se per noi, in questo momento, sono solo un sogno latente". In chiusura, Nicola ha voluto spendere due parole su due calciatori fondamentali della propria rosa: "Galano è patrimonio della società ed abbiamo il dovere di valorizzarlo il più possibile. Non mi sembra in crisi e non bisogna fare valutazioni legate solo al numero di gol segnati anche perché Cristian non è un bomber. Le 13 reti della scorsa stagione non devono trarre in inganno perché rappresentano un exploit difficilmente ripetibile. Nella sua carriera ha collezionato mediamente 5-6 centri ad annata e quindi sta rispettando fino ad ora la sua solita media. Ha un grande talento e sta lavorando molto per cercare alcune alternative al suo gioco in modo da acquistare più imprevedibilità . Minala è in una buona condizione psico-fisica e sta dimostrando quanto possa essere decisivo. Personalmente non credo proprio di averlo messo in naftalina. L'ho impiegato in 14 partite su 21 ed è probabile che domani a Trapani parta titolare".
Fonte: http://www.barinelpallone.it