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08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osare"

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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Phantomas

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08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osare"

Messaggioda Phantomas » mer apr 08, 2015 16:55


La ricetta di Perinetti
"Per ritornare in A bisognava osare di più"

In estate era a un passo dall'accordo con Paparesta, ora giudica
deludente la stagione biancorossa: "Serviva più fiducia in Mangia"


ENZO TAMBORRA

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SE C'È un motivo per il quale questo anno sabbatico gli pesa troppo è che avrebbe voluto spenderlo al servizio del nuovo Bari di Paparesta. Non è un mistero che Giorgio Perinetti avrebbe fatto carte false per cercare di riportare per la seconda volta in A la squadra biancorossa. Del resto, è l'ultimo ad esserci riuscito, quando sei anni fa si inventò Conte allenatore del Bari e vinse per distacco il campionato di serie B. Con Paparesta non sono mancati i contatti. Tanti tifosi hanno sperato che il matrimonio si rifacesse ed invece oggi il direttore sportivo romano non può fare altro che commentare da lontano la deludente stagione della squadra che gli è rimasta nel cuore. «Tifo Bari e spero ancora che possa agganciarsi al treno dei play off. L'obiettivo non è irraggiungibile, ma la gara di Terni mi ha un po' spiazzato».
Sconfitta a parte, cosa l'ha lasciato perplesso?
«Una squadra che deve rimontare, non può non approfittare di avversari in chiara difficoltà come gli umbri. La Ternana nel primo tempo era tremebonda. Al Liberati bisognava almeno pareggiare, per continuare la striscia positiva. Ed invece la sconfitta rischia di togliere alla squadra quelle certezze che aveva acquisito negli ultimi tempi».
Solo una questione caratteriale?
«Non solo, perché la forza in campo la acquisisci anche quando senti che dal punto di visto tecnico e tattico c'è la quadratura del cerchio. Ci sono delle cose che non mi convincono nel Bari, come ad esempio la coesistenza di Donati e Bellomo a centrocampo: un lusso in un torneo come la B, nel quale la differenza la fa chi corre e ringhia, come nel caso del Carpi».
Vuol dire che Nicola ha delle responsabilità?
«In una squadra non esiste un responsabile, ma si vince o si perde tutti insieme. Nicola è un tecnico di valore, oltre che un'ottima persona. Per me in questo Bari c'è stato un peccato originale che va cercato nel compromesso di questa estate, quando si è puntato su Mangia, lasciando gran parte del gruppo della passata stagione».
Quindi non bisognava puntare su Mangia?
«Non è questo il punto. Se punti su Mangia, devi dargli tutto quello che gli serve per esaltare le sue idee, che sono molto precise. Paradossalmente, bisognava sfoltire maggiormente il gruppo della rimonta».
Ma come…
«Sì, se cambi allenatore e trasformi il modulo, devi dare un taglio più netto con il passato, seppur bello ed emozionante. Io resto dell'idea che i due mesi e mezzo che hanno fatto impazzire i baresi, siano stati soprattutto il frutto di un'alchimia irripetibile. La squadra aveva dei valori, ma non sino al punto di ripetersi in questo campionato. Mangia, dopo le prime sconfitte, ha commesso l'errore di abbandonare le proprie idee e di rifarsi al vecchio modulo, ma poi ne ha pagato le conseguenze con l'esonero».
Ma neppure Nicola ha raddrizzato la situazione.
«Rispetto a Mangia, un allenatore di idee diametralmente opposte ma non è facile raddrizzare una stagione in questo modo. Io credo che la fretta nel calcio, come nella vita, sia cattiva consigliera».
Ma la società ha grandi ambizioni.
«Certo, se sei alla guida del Bari non può essere diversamente. Ma io mi auguro che la società punti su un progetto di breve scadenza per centrare l'obiettivo».
Quanto la intriga l'idea di tornare a Bari ?
«Mi piace lavorare dove c'è condivisione di idee. Per me i campionati si vincono tutti insieme. Bari è una piazza speciale».
I suoi detrattori dicono che abbia speso troppo
«A Bari, nell'anno in cui siamo andati in A, abbiamo cominciato con i De Pascalis ed altra gente che non aveva certo un curriculum ed un ingaggio di prima fascia. Poi, al mercato di gennaio, ci siamo meritati i rinforzi per vincere il campionato».
Torniamo a questo Bari: sabato al San Nicola c'è il Crotone.
«Brutta gatta da pelare, perché nel momento cruciale della stagione la squadra di Drago ha trovato il passo giusto per salvarsi. Ma il Bari adesso non può più sbagliare. Io sono convinto che ce la possa ancora fare. La squadra deve fare di tutto per regalare ai tifosi almeno il brivido dei play off».

07 aprile 2015

la Repubblica - sez. Bari

Mamt

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda Mamt » mer apr 08, 2015 17:04


vorrei davvero rivederti a Bari, Giorgio.
"Qual è" si scrive senza apostrofo.

aliantebiancorosso

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda aliantebiancorosso » mer apr 08, 2015 17:16


...non capisco proprio come un presidente serio e ambizioso possa aver rinunciato e rinunci a una persona per bene e intelligente come Giorgio Perinetti....spero proprio ritorni a Bari...anzi propongo proprio di parlare apertamente alla società di questo...per una squadra vincente servono idee chiare e concrete come quelle di Perinetti...

speriamo veramente ritorni..per il bene della nostra squadra...

SEMPRE FORZA BARI!!

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda BariCatanzaro1972 » mer apr 08, 2015 18:08


Ecco la differenza tra un DS vero e uno ...vabbè, lasciamo perdere!
Parole sacrosante le sue su come si costruisce una squadra. Posso non essere d'accordo che la squadra dell'anno scorso, mantenuta di sana pianta non potesse ripetere l'impresa, ma giustissima l'osservazione che se passi dal 4-3-3 al 4-4-2 devi dare piena fiducia all'allenatore e rifare la squadra di sana pianta (ergo, era meglio puntare su un allenatore da 4-3-3), per non parlare dell'altra perla di prendere Nicola che non fa nessuno dei due moduli....sbagliato tutto, insomma, a livello di conduzione tecnica e chi il responsabile se non Antonelli?
Paparesta cosa aspettiamo a prendere Perinetti, un valido DS che conosce la piazza ed è da questa amato e stimato?

u'pregamuert

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda u'pregamuert » mer apr 08, 2015 21:03


ora come la mettiamo con i nostalgici della remuntada compreso tamborra? :lol: :lol:

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda mandrake 59 » mer apr 08, 2015 21:06


perinetti quest'anno e' rimasto alla spasso x colpa di paparesta......ora con questa dichiarazione speriamo che il presidente capisca quanto voglia bene quest'uomo speciale alla squadra e alla citta'!!!! :respect:
se quest'anno il Bari va in serie A vado a piedi sulla luna!!!

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda BaccariPanara » gio apr 09, 2015 6:38


Senza nulla togliere al valore del personaggio, diciamo che se non vogliamo parlare unicamente di persona ben educata, potremmo descriverlo come un buon paraculo: le stesse dichiarazioni le ha fatte con tutti i tifosi e le società dove ha ben operato; diciamo che sa come coltivare buoni rapporti pubblici ( alla Ventura ad esempio). Nel privato invece c'è qualcosa che non mi convince: perché poi dopo tutti quei "successi" viene puntualmente mandato via ( o se ne va lui?); evidentemente i prezzi che fa pagare alle sue "imprese" non sono consoni alle "aspettative" dei vari presidenti di club (dei quali comunque non è obbligatorio necessariamente parlare bene: stiamo parlando comunque di Sensi, Matarrese, Mezzaroma e Zamparini). Molti dimenticano che ha iniziato insieme a Moggi....A parlar bene diciamo che è un personaggio che sa muoversi nel mondo del calcio e sa quanti soldi ci vogliono per farlo bene. E non sappiamo quanti sono gli affari che fa a suo vantaggio piuttosto che per le società per cui lavora. L'unica cosa certa è che non tutti se lo possono permettere evidentemente! Raggiungere la serie A, vincere uno scudetto e fare bancarotta successivamente può non essere un buon affare.
Il sogno?: come l'Udinese. Il minimo sindacale: come il Chievo! Magari con una piccola,piccola comparsata in Europa League prima che mi venga l'Alzheimer!

Tanto i primi 4 posti della serie A sono stati già prenotati a vita

Tifoso Mediocre, detto anche "a prescindere". Categoria a cui mi onoro di appartenere dal 1960
Se la Bari vince sono felice come una Pasqua, se la Bari perde mi incazzo come una iena!

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda c' caus » gio apr 09, 2015 8:10


Intervista ricca di spunti e con riferimenti sottili oltre che bastonate distribuite non a caso.
Ne prendo uno a caso: la coesistenza di Bellomo e Donati.
Chissà come si sente Antonelli (e lo stesso Nicola) leggendo queste cose...Certo per Nicola avere un Perinetti accanto sarebbe stato molto diverso.
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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda donzauker79 » gio apr 09, 2015 16:21


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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda strascinata barese » gio apr 09, 2015 18:00


Phantomas ha scritto:La ricetta di Perinetti
"Per ritornare in A bisognava osare di più"

In estate era a un passo dall'accordo con Paparesta, ora giudica
deludente la stagione biancorossa: "Serviva più fiducia in Mangia"


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SE C'È un motivo per il quale questo anno sabbatico gli pesa troppo è che avrebbe voluto spenderlo al servizio del nuovo Bari di Paparesta. Non è un mistero che Giorgio Perinetti avrebbe fatto carte false per cercare di riportare per la seconda volta in A la squadra biancorossa. Del resto, è l'ultimo ad esserci riuscito, quando sei anni fa si inventò Conte allenatore del Bari e vinse per distacco il campionato di serie B. Con Paparesta non sono mancati i contatti. Tanti tifosi hanno sperato che il matrimonio si rifacesse ed invece oggi il direttore sportivo romano non può fare altro che commentare da lontano la deludente stagione della squadra che gli è rimasta nel cuore. «Tifo Bari e spero ancora che possa agganciarsi al treno dei play off. L'obiettivo non è irraggiungibile, ma la gara di Terni mi ha un po' spiazzato».
Sconfitta a parte, cosa l'ha lasciato perplesso?
«Una squadra che deve rimontare, non può non approfittare di avversari in chiara difficoltà come gli umbri. La Ternana nel primo tempo era tremebonda. Al Liberati bisognava almeno pareggiare, per continuare la striscia positiva. Ed invece la sconfitta rischia di togliere alla squadra quelle certezze che aveva acquisito negli ultimi tempi».
Solo una questione caratteriale?
«Non solo, perché la forza in campo la acquisisci anche quando senti che dal punto di visto tecnico e tattico c'è la quadratura del cerchio. Ci sono delle cose che non mi convincono nel Bari, come ad esempio la coesistenza di Donati e Bellomo a centrocampo: un lusso in un torneo come la B, nel quale la differenza la fa chi corre e ringhia, come nel caso del Carpi».
Vuol dire che Nicola ha delle responsabilità?
«In una squadra non esiste un responsabile, ma si vince o si perde tutti insieme. Nicola è un tecnico di valore, oltre che un'ottima persona. Per me in questo Bari c'è stato un peccato originale che va cercato nel compromesso di questa estate, quando si è puntato su Mangia, lasciando gran parte del gruppo della passata stagione».
Quindi non bisognava puntare su Mangia?
«Non è questo il punto. Se punti su Mangia, devi dargli tutto quello che gli serve per esaltare le sue idee, che sono molto precise. Paradossalmente, bisognava sfoltire maggiormente il gruppo della rimonta».
Ma come…
«Sì, se cambi allenatore e trasformi il modulo, devi dare un taglio più netto con il passato, seppur bello ed emozionante. Io resto dell'idea che i due mesi e mezzo che hanno fatto impazzire i baresi, siano stati soprattutto il frutto di un'alchimia irripetibile. La squadra aveva dei valori, ma non sino al punto di ripetersi in questo campionato. Mangia, dopo le prime sconfitte, ha commesso l'errore di abbandonare le proprie idee e di rifarsi al vecchio modulo, ma poi ne ha pagato le conseguenze con l'esonero».
Ma neppure Nicola ha raddrizzato la situazione.
«Rispetto a Mangia, un allenatore di idee diametralmente opposte ma non è facile raddrizzare una stagione in questo modo. Io credo che la fretta nel calcio, come nella vita, sia cattiva consigliera».
Ma la società ha grandi ambizioni.
«Certo, se sei alla guida del Bari non può essere diversamente. Ma io mi auguro che la società punti su un progetto di breve scadenza per centrare l'obiettivo».
Quanto la intriga l'idea di tornare a Bari ?
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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda Vitoluigi » ven apr 10, 2015 0:01


Da sottolineare il fatto che secondo lui era giusto cambiare molti uomini e ripartire da gente nuova... Quindi l'accusa principale che sostengono in moltissimi, ovvero " paparesta ha distrutto la magnifica squadra dell'anno scorso " cade, o meglio, secondo Perinetti, il da più amato dai baresi, è un'accusa che non sta in piedi.
"Alle Peroni ci pensiamo noi, ma ai chinotti ci pensate voi!"


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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda whensundaycomes » ven apr 10, 2015 12:52


Risucchietti per tutti...PPPFFFFFFFFFFFFF
Ciao Gianni, la tua trasferta continua nei nostri cuori!

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda APOL » ven apr 10, 2015 17:50


Arrivederci a Bari, Giogione! :love: :love: :love:

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda barialebariale » dom apr 12, 2015 11:12


Io sono uno di quelli che ha invocato il ritorno di Giorgione da mesi, in subordine quello di Angelozzi. Ora la stagione sta andando come sta andando, qualcuno lamenta una disaffezione dal forum ( ma ieri allo stadio non eravamo certo in pochi), credo che se, a questo punto, Paparesta annunciasse l'ingaggio di Giorgione come DS per la prossima stagione, il quale si metterebbe immediatamente al lavoro per costruire la squadra per il prossimo anno, la piazza reagirebbe con entusiasmo, e noi avremmo spunti per parlare e per sognare.

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Re: 08/04/15 - Perinetti: "Per ritornare in A bisognava osar

Messaggioda BariCatanzaro1972 » dom apr 12, 2015 17:22


Certo riportare a Bari Perinetti, sembra la cosa più logica di questo mondo. Amato dalla piazza, persona competente, penso anche che troverebbero un accordo a livello economico, dal momento che lui vorrebbe venire eccome!
Eppure...Paparesta non chiama Perinetti! Strano! E' una cosa che a me fa molto pensare, e non ce ne veniamo con il fatto che fa fallire le società e tutte le chiacchiere varie che ogni tanto si leggono anche qui!
Per come ha operato fino ad ora Paparesta, con tutti i suoi errori e ci possono stare, ho sempre notato una certa attenzione ai voleri della piazza, un pò nella sua logica di audience e merchandising, ma Perinetti, no, Perinetti non si può chiamare!
Strano...ripeto, a me fa pensare!

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