Bari Spa, è pronto Ladisa. Entra in società per gestire
La spa di Paparesta vuole intercettare i primi nuovi soci
di Davide Lattanzi
Vito Ladisa
BARI - Non una semplice formalità . Il passaggio da società a responsabilità limitata a società per azioni può aprire nuovi scenari per il Bari. Nelle intenzioni di Gianluca Paparesta, infatti, ci sarebbe l’ingresso di nuove forze economiche, da perfezionare nei prossimi mesi. Rispetto alla srl (una società praticamente unipersonale), la spa assicura maggiore trasparenza nella ripartizione delle quote, nonché procedure più snelle negli aumenti di capitale. Si parte, comunque, da una certezza: Gianluca e Romeo Paparesta (gli attuali soci del club, rispettivamente per l’80 e il 20% delle azioni) non valutano assolutamente l’idea di cedere la Fc Bari 1908. Si lavora, invece, sul coinvolgimento di altri soggetti che rinforzino la compagine sociale, secondo i requisiti della sostenibilità finanziaria e della condivisione del progetto. Gianluca Paparesta, in fondo, ha sempre ribadito che la società è “open”. A tal proposito, resta aperto il dialogo con la famiglia Ladisa, già sponsor ufficiale della formazione Primavera e da tempo interessata all’acquisto di una quota di minoranza.
Le opzioni
Ma altre trattative potrebbero entrare nel vivo a breve. D’altra parte, è fisiologico che tali valutazioni avvengano in questa fase della stagione. Paparesta deve programmare il futuro che, qualora non andasse a buon fine l’assalto ai play off, non potrà prescindere da una nuova rincorsa alla serie A. Come è noto, la cessione dei diritti commerciali a colossi quali Infront (per il ramo audiovisivo) e Best Union (per il ticketing) ha consentito di finanziare l’acquisizione della società dal fallimento ed una prima riorganizzazione. Ma è facile intuire che le risorse derivanti dalle partnership non avranno per il 2015-16 la stessa portata del torneo in corso. I club di B, peraltro, non conoscono ancora l’ammontare dei proventi che percepiranno nel prossimo futuro: ad esempio, andranno rinegoziate le concessioni per i diritti televisivi che nell’ultimo triennio hanno assicurato introiti per circa 4,8 milioni. Paparesta, tuttavia, vuole essere sicuro della propria forza allestendo un club che sia in grado di lottare per il vertice, senza disperdere il patrimonio di entusiasmo del pubblico: gli 11 mila abbonati e la media di quasi 20 mila presenze assidue al San Nicola vanno preservati ad ogni costo. Il tutto, dando per scontata la ripartenza dalla B. Se poi a Caputo e compagni riuscisse il complesso aggancio ai play off, tanto di guadagnato.
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