Ecco chi c’è dietro De Laurentis e chi utilizza i soldi del Napoli
La S.S.C. Napoli dal 12 giugno 2008 è della Cordusio Fiduciaria per Azioni che nasconde la proprietà del Club. Dal 2004 Napoli e Filmauro sono state controllate da Romafides proprietaria del 18% della Gea World di Moggi, Geronzi & C. Gli utili azzurri 2008 sono disponibili per l'IRES del Gruppo e i dividendi esentasse.
Dove vanno i guadagni del Napoli? Perché De Laurentis non ha mai rischiato un soldo?
Avevo provato a girare la domanda in tv domenica scorsa a Canale 21. La tensione era già alta perché i tifosi in studio e da casa confermavano la gestione fallimentare di Marino ed il solo accenno alla questione aveva indispettito i giornalisti-governativi “contentissimi dell’attivo di bilancio, prova dell’oculatezza nella conduzione societaria”.
Adesso il silenzio sull’argomento diventa inaccettabile anche perché nessuno ha posto la questione!
Quindi con questo articolo “Oltre” avvia una inchiesta-viaggio nel Vulcano S.S.C.Napoli e quei “segreti” che nessuno vuole raccontare.
Martedì 17 febbraio, Il Mattino titola “Napoli, per De Laurentis c’è il maxi-attivo di 11 milioni”. Innanzitutto avrebbe dovuto scrivere 12 milioni perché l’attivo di bilancio è di euro 11.911,041.
Poi evidenziando che in un solo anno erano stati recuperati 9.088.780 milioni dell’esercizio precedente, avrebbe dovuto porre la domanda: possibile che finalmente c’è qualcuno che paga le tasse? Possibile che il Napoli verserà oltre 6 milioni di tributi allo Stato? Possibile che dal decreto legge spalma debiti - per fortuna cancellato dalla UE - e i ripetuti concordati con l’erario per mancati versamenti contributivi e previdenziali, il calcio improvvisamente sborsa quattrini a favore degli italiani?
Sarebbe stato bello quanto provocatorio, perché è chiaro che De Laurentis non pagherà una lira di tasse confermando che gli utili di esercizio del Napoli favoriscono altri.
Qui c’è il dolo, cioè la consapevole omissione: caro De Laurentis perché hai preferito chiudere un bilancio in attivo e non patrimonializzare la società con nuovi acquisti?
A chi servono i 12 milioni di euro del Calcio Napoli?
Perché i soldi dei tifosi devono andare ad altri? Ed a chi?
Serve un passo indietro.
Nel 2004 quando De Laurentis rilevò il Napoli dal Tribunale, lo fece con un fido di 32,1 milioni di euro concesso da Unicredit (i soldi delle banche sono soldi del popolo italiano!).
Al 2007 il fido era stato rimborsato per 25,1 milioni di euro, come dice la perdita di bilancio al 31.12.2007 ammontante a 9.088.780 milioni: cioè il capitale ancora da restituire a Unicredit (7 mln) più gli interessi maturati in 3 anni.
Nell’esercizio 2008 il passivo è stato azzerato con un guadagno reale in 2 sole stagioni di 22 milioni di euro. Chi ne ha beneficiato?
Alla domanda risponde chiaramente il gioco di scatole cinesi in cui è coinvolto il Calcio Napoli, molto peggio di quando la proprietà era del Gruppo Ferlaino.
La S.S.C.Napoli (come la ex Napoli Soccer) è al 100% della Filmauro, società di produzione cinematografica di De Laurentis. La Filmauro però è al 90% di proprietà della Roma Fides, fiduciaria del gruppo Unicredit/Capitalia che per anni ha mascherato la partecipazione di Luigi Carraro - figlio di Franco Carraro - nella Gea di Moggi & C.
Dal 12 giugno 2008 - 8 mesi fa, appena conquistato l’ottavo posto in classifica e le mire di nuovi incassi - Roma Fides viene assorbita insieme a European Trust da Cordusio Società Fiduciaria per Azioni che occulta la proprietà della S.S.C. Napoli. Operazione pilotata da Unicredit SpA Audit per consolidare il ruolo di Cordusio in Italia che si pone l’obbiettivo dichiarato nella relazione di bilancio di “rafforzare i presidi commerciali sulle piazze di Milano, Roma e Brescia”.
Ad oggi quindi sappiamo che la Fiduciaria Cordusio con sede al civico 4 di via Dante a Milano, capitale sociale di ben 520.000,00 euro, controlla la S.S.C.Napoli che vanta 88,4 milioni di euro di fatturato; che il Presidente del Napoli è Aurelio De Laurentis, ma non si conosce chi è il proprietario.
Al 30.06.2006 leggendo la relazione di commento al bilancio di esercizio 2005 della Filmauro, si scopre che la Filmauro srl ha esercitato l’opzione per il “consolidato fiscale nazionale” con una serie di società direttamente o indirettamente controllate tra le quali la S.S.C.Napoli.
Tale consolidato ha consentito alla società capogruppo di calcolare il reddito complessivo globale del gruppo stesso relativamente al quale poi liquida l’imposta corrispondente.
Ma cos’è il consolidato fiscale?
E’ una opportunità di tassazione concessa ai gruppi societari che fa comprendere il ruolo della S.S.C.Napoli: “salvagente fiscale della Filmauro che chiude l’esercizio con un utile di euro 1.819.581.
Non tutti i gruppi però possono fruire dell’opzione per il consolidato fiscale. Una eccezione ad esempio è costituita dalle società che optano per la trasparenza in qualità di partecipate.
Perché…? Perché con l’adesione al consolidato, l’obbligazione tributaria in capo al gruppo è determinata con l’applicazione dell’aliquota di tassazione ad una base imponibile data come somma del reddito netto dell’ente controllante e degli enti controllati. Per l’intero anche se la partecipazione non è totalitaria. E perché i dividenti delle controllate (S.S.C.Napoli), sono distribuiti dalla controllante (Cordusio) totalmente esenti da tassazione.
In sintesi la Cordusio Fiduciaria per Azioni può godere dell’utile di 12 milioni di euro del Napoli. In ragione di 6 milioni per pagare le proprie tasse (IRES). E non solo perché controllando la S.S.C.Napoli, per l’esercizio 2008, utilizza anche 6 milioni di dividendi esentasse per i proprietari di Cordusio.
Capito dove e come vanno i soldi dei napoletani? E non abbiamo neanche il diritto di sapere di chi sono le tasche che li ricevono!
fonte: oltrequotidiano.com