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Pizzinat, Battistini, Markic, Brioschi, Lipatin, Mora: siete stati nominati. Benvenuti alla prima edizione del Grande Fratello in salsa biancorossa. Nel ruolo dell'occhio che tutto vede, che dà la fama e la toglie con un colpo di mano, il presidente Vincenzo Matarrese.
Dovevano pagargliela e gliel'hanno pagata. Pizzinat, Battistini, Markic, Brioschi, Lipatin, Mora. Ora le teste che il numero uno della società aveva promesso di far saltare hanno un volto. Nomi e cognomi di senatori dello spogliatoio. Che da domani si alleneranno in solitudine, da disoccupati... ben pagati. Forse per la prima volta nella storia di questo gioco, sicuramente in quella del Bari, la regola secondo la quale "viene sempre esonerato l'allenatore perché non si può esonerare tutta la squadra" è saltata. In ritiro partirà una squadra a metà . Composta dai "perdonati" come Michele Anaclerio e Bellavista, dagli "invendibili" come Motta e dai cavalli di ritorno come Berardi, Sibilano, Creanza, Luigi Anaclerio e (solo in caso di B) Gillet. Oltre a qualche giovanotto di belle speranze della primavera per far numero.
Carboni sapeva i pro e i contro dell'avventura barese e non pianta grane. Anzi. "Voglio gente motivata - ha ripetuto con insistenza il nuovo tecnico - che si cali nei ritmi e nelle tensioni della serie C. perché, è bene ricordarlo, siamo ancora in C. Altrimenti rischiamo di prendere ceffoni che la metà basta". Come dire: chi ha portato Bari alla retrocessione dimostri di essersi cosparso il capo di cenere o, prego, faccia pure le valigie.
Provare a contattare le vittime della scure tagliente di Matarrese è quasi impossibile. L'unico risultato che si ottiene è una profonda amicizia con gli operatori della telefonia cellulare. A rendersi reperibili sono solo Pizzinat e Mora.
Il centrocampista svizzero si mette subito sulla difensiva. "Ho parlato con la società , che mi ha comunicato di non presentarmi domenica a Mezzano - dice - ma il mio futuro non è ancora definito. Prima dovremo sederci attorno a un tavolo con Pari. Sono sotto contratto con il Bari e l'ultima parola spetterà comunque a loro. Non chiedetemi nient'altro, per favore...".
Mora è più loquace. "Ci siamo confrontati con la società - fa il terzino parmense - giungendo alla medesima conclusione: non rientro nei loro piani e non sussistono i presupposti per continuare la collaborazione, nonostante il mio contratto non sia scaduto. Sono a loro disposizione e loro mi hanno garantito il massimo impegno per agevolare la mia partenza. Adesso? Mi allenerò a Bologna, da solo. Fino a prova contraria ad agosto potrebbero richiamarmi in rosa e sarebbe mio dovere mettermi sull'attenti".
